Si, proprio lui, l’uomo a cui venivano addossate tutte le colpe delle ultime sconfitte, ieri è stato il “salvatore” di questo Milan. In questo caso l’aggettivo non è utilizzato per aver evitato la sconfitta, perché sarebbe stato difficile ieri, ma perché ha salvato il Milan da un imbarcata, l’ennesima nel giro di neanche un mese.
Al contrario di quanto può sembrare dal risultato, la difesa è stata come assente per tutta la partita, migliorando leggermente con l’entrata del giovane Malick Thiaw, autore di una difesa autorevole su Lukaku. La difesa non si è comportata diversamente dalle altre partite, ma Tatarusanu si, se nella altre partite qualche colpa gli si poteva attribuire, ieri ha zittito tutti i suoi haters tenendo a galla un Milan fragilissimo.
Cinque sono le parate eccezionali e tutt’altro che scontate del portiere rumeno ieri. La prima, dopo soli 6 minuti, sul un tiro di Lautaro lasciato completamente da solo davanti al portiere; la seconda al 25′, calcio d’angolo di Dimarco diventa un tiro, Tatarusanu risponde con i pugni; la terza al 45′, stessa dinamica della precedente, cambia solo il lato del calcio d’angolo e l’autore, Calhanoglu; la quarta, ancora una volta su Lautaro che, grazie alla difesa, può calciare senza problemi, trovando un attentissimo Tatarusanu; infine, la quinta su un tiro molto angolato di Lukaku, che si ritrova la palla nei piedi e tira, riflessi pronti del numero 1 del Milan.
Senza questa grandissima prestazione, con tutte le probabilità adesso staremmo parlando di una tripletta di Lautaro, e di un ennesima delusione e ineccepibile figuraccia per i tifosi del Milan, che anche ieri sono stati fantastici. E’ incredibile come, l’uomo che più di tutti aveva la pressione addosso, abbia saputo trasformare questa pressione in fiducia e sicurezza in se stesso.
Ci sono davvero tante cose da migliorare e da sistemare in questo Milan, l’aspetto mentale è quello sicuramente su cui concentrarsi di più per poter uscire da questa situazione. Il fondo è stato ampiamente toccato, in questo momento si potrebbe anche dire che nel fondo, i rossoneri, ci si sono proprio seduti. Ora però non bisogna piangersi addosso, da qua si può solo migliorare e bisogna farlo in fretta, venerdì c’è il Torino, squadra con cui il Milan è uscito sconfitto già due volte in questa stagione, e martedì c’è il Tottenham, che ieri ha battuto il Manchester City mostrando una grande solidità difensiva e di squadra. Il Milan deve tornare grande in fretta, prima che sia troppo tardi.