Mauro Tassotti, illustre membro della famiglia milanista, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. L’ex difensore ha parlato del cambio di ruolo di Theo Hernandez, da terzino a centrale, esattamente come ha fatto lui nel corso della sua carriera.
Che voto dà al suo cambio di ruolo: “Un buon voto, senz’altro, anche se aspetterei test più impegnativi per promuoverlo definitivamente. Di sicuro devo ammettere che vederlo in quella posizione mi ha sorpreso: non ci avrei pensato“.
Aiutato dal gioco: “Ma il Milan di oggi difende in maniera diversa: più che di reparto, si lavora sugli uno contro uno. E questo è un aspetto che aiuta Hernandez, che è fortissimo fisicamente e molto veloce“.
Confronto con Maldini: “Theo è giovane, nel pieno della carriera, va sfruttata la sua potenza: quando riesce a liberarla capovolge l’azione in un attimo. Paolo si è spostato più avanti negli anni. E la sua capacità di leggere le situazioni era eccellente, in qualunque posizione“.
Servono altri test per essere come Paolo: “Baresi e Costacurta squalificati, per Capello non fu facile decidere. Ricordo che aveva provato praticamente tutti. Nell’ultimo test, contro la Fiorentina, schierò Desailly: giocammo male e perdemmo, Marcel a quei tempi il centrale non lo voleva fare perché faticava nelle letture, aveva bisogno di un riferimento. E così la scelta cadde su Paolo: sappiamo poi come è andata. Ecco, mi piacerebbe vedere Theo di fronte ad attaccanti di livello europeo. Penso a Lautaro, Thuram, Vlahovic, gente che ti porta a difendere nei 16 metri“.
Contro Lukaku nella prossima giornata: “Sarà un buon test, vedremo“.
Theo può aver chiesto di essere centrale per avere nuovi stimoli: “È una chiave di lettura interessante. A volte, la conoscenza che un calciatore ha di sé è più profonda di quella che ha chi lo allena e lo segue tutti i giorni. Non conosco personalmente Theo, ma ricordo che anche Maldini gli stava molto vicino per stimolarlo: forse questa svolta gli serviva. Ma non dobbiamo tralasciare un aspetto. La mossa è nata come soluzione di emergenza e si sta rivelando una bella intuizione, però continuo a pensare che la forza di Theo stia nel modo in cui interpreta il ruolo di esterno. Toglierlo definitivamente da quella zona significherebbe perdere più non poco a livello offensivo, a meno che non esplodano i giovani…E sarebbe una grande notizia per il Milan“.
Cosa pensa di Jimenez: “Mi ha fatto una buona impressione. Ha personalità, sa giocare sia a destra che a sinistra“.
Il suo valore di mercato qualora dovesse confermarsi come buon centrale: “Beh, il Milan allora avrebbe tra le mani un patrimonio quasi inestimabile“.