Con la Juventus in striscia negativa ancora aperta e le italiane che assaltano le semifinali di Europa League e Conference League, si viaggia intanto verso una qualificazione alla prossima Champions League con cinque posti disponibili. Ad oggi pertanto il Milan ha 15 punti di vantaggio sulla sesta, che è l’Atalanta (con gli orobici che hanno una gara da recuperare).

Si apre quindi uno scenario nel quale lo staff può iniziare a far dei ragionamenti ben precisi in merito a rotazioni e turnover pensati nell’ottica di gestire e gestirsi in funzione degli impegni più importanti. In campionato mancano 9 partite, e vi sono ancora due scontri direttissimi, contro Inter e Juventus e al rientro della sosta il Diavolo va a Firenze contro i Viola. Gli altri incontri saranno contro squadre in lotta per la retrocessione e altre salve senza particolari obiettivi.

I quarti di Europa League con la Roma distano ancora 24 giorni. Un lasso temporale nel quale calcisticamente può succedere di tutto. La pausa nazionali sarà il momento nel quale si potrà pianificare che strategia applicare. Quanto spingere per blindare il secondo posto in campionato? Non è un dettaglio economicamente di poco conto, perchè come ben sappiamo è un piazzamento che vale l’accesso alla Final Four di Supercoppa Italiana 2025, una manifestazione che può valere fino a 15 milioni circa.

Poi come predetto c’è da valutare se fare o meno richiami atletici in vista della corsa all’Europa League. Aspetti non banali perchè si sa quanto cambino le partite quando si gioca andata e ritorno in sette giorni con in mezzo le gare di campionato. Conseguenti poi saranno le scelte tecniche, a favorire un modulo ed un atteggiamento da tener in questo o quel match.

Avere una panchina lunga in queste circostanze può e deve essere un valore aggiunto. Tuttavia quanto estreme saranno le rotazioni non è ancora dato saperlo. Rivedremo Terracciano? Bennacer è considerato un titolare inamovibile da recuperare per condizione? Chukwueze guadagnerà minuti negli scontri meno complicati? Queste pensiamo siano solo alcune delle domande nella testa di Pioli. Prossimamente vedremo come staff e club decideranno di muoversi.