Si riapre clamorosamente la questione stadio per il Milan? Nonostante l’investimento da 40 milioni per il solo terreno a San Donato, il Sindaco Beppe Sala non si è dato per vinto ed è pronto a incontrare le due società meneghine a metà mese (probabilmente venerdì 13). La ristrutturazione di San Siro, secondo la Gazzetta dello Sport, ritorna ad essere un’alternativa valida in casa rossonera.
Tornando indietro, il 9 agosto le società calcistiche lo scorso 9 agosto hanno inviato una lettera co-firmata a Sala, confermando di valutare sia la costruzione dei loro impianti privati, sia la realizzazione di un nuovo stadio sull’area di San Siro, con conseguente rifunzionalizzazione del Meazza e la riqualificazione dello stadio attuale. Il progetto, ricordiamo, è ideato da WeBuild e prevede tre anni di lavori, con riduzione della capacità dello stadio e la creazione di 10.000 posti premium nella zona del primo anello.
Tutto ciò porta a grossi vantaggi, come i costi da suddividere. Si parla di 300/400 milioni in due, contro il miliardo del solo progetto del Diavolo a San Donato. I posti hospitality, essendo 10.000, porterebbero un fruttuoso guadagno, con un progetto finito in tre anni e la certezza che poi la struttura diventerebbe di proprietà dei club. Milan e Inter, da buoni cugini, ne dovranno parlare per poi decidere se andare avanti nella propria strada o trovare un accordo per collaborare. La Rosea sottolinea che se ne parlerà a breve.
Infine, i rossoneri sono in fase di valutazione, e nessuna decisione ufficiale è stata presa. Si tratta solo di studiare al 100% idea A e idea B, con tutti i pro e contro che si avranno. L’idea di base rimane la volontà di avere un suo stadio di proprietà, sogno iniziale di Elliott e poi portato avanti da RedBird: per questo motivo si è investito sul dossier, si sono stretti accordi con CAA Icon e Manica, società e uffici leader nel settore. Nessun passo indietro in tutto ciò: la prima risposta si saprà tra pochi giorni.
