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Sportiello in conferenza: “Con tre competizioni ci sarà bisogno di tutti. Maignan? Ecco come potrei aiutarlo”

Intervenuto in conferenza stampa, Marco Sportiello si è presentato così come nuovo giocatore del Milan. Ecco le sue dichiarazioni:

Sull’arrivo al Milan: “È l’ultimo step della mia carriera, essere qui è un sogno e non lo dico tanto per dire. Devo ancora realizzare anche se lo sapevo già. Sono maturato molto negli ultimi anni e questo è il momento giusto“.

Sulle caratteristiche che porta al Milan: “Credo di non eccellere in tante qualità, ma credo di avere tanti altri valori. Ho fatto la gavetta, la Serie D, la C1, non mi ha mai regalato niente nessuno. Ho conquistato tutto passo dopo passo. La Serie A era un sogno ed un orgoglio“.

Su Pioli e Astori: “Con il mister abbiamo vissuto quell’esperienza bruttissima. Davide ha fatto qui tutte le giovanili, non ci ho pensato ma è una persona che mi porto sempre dentro. Abbiamo fatto solo un anno insieme ma mi ha insegnato tanto“.

Ancora su Astori e Pioli: “Astori sapeva come prenderti e come dirti le cose. Ho anche conosciuto la sua famiglia. Io e Pioli saremo sempre legati da questa cosa, sono contento di poter tornare a lavorare con lui“.

Su Maignan: “Quando è arrivato Maignan e abbiamo giocato contro ho subito detto che era fortissimo. Dopo Donnarumma era difficile trovare un portiere così importante. Ha confermato la mia idea. Io mi sono sempre trovato bene con tutti, posso imparare tanto da Maignan anche se ho 31 anni. Io sono vecchia scuola, lui è moderno e cercherò di rubargli tanto. Io con le mie caratteristiche devo fare quello che so fare, non quello che fa lui“.

Sull’impiego durante la stagione: “Con tre competizioni ci sarà bisogno di tutti, non solo in campo, tutti spingono il gruppo anche se non giocano. Dovrò farmi trovare pronto, non sarà facile, devi essere sul pezzo. Al gruppo voglio dare affidabilità. Devono sapere che ci sono“.

Sulla scelta di andare al Milan: “Ho giocato le ultime partite, non ho fatto il titolare negli ultimi anni. La scelta l’avevo fatta già da prima, poi Gasperini mi ha dato fiducia. Era difficile dire di no, all’Atalanta ho dato tutto e sono contento di questo. Credo che sia stata la scelta giusta venire qua. Non credo che a Bergamo si stanno strappando i capelli, hanno tanti altri portieri“.

Sui discorsi con Pioli: “In questi anni ci siamo sempre sentiti con Pioli, il legame è rimasto. Adesso è solo il secondo giorno ma non mi ha chiesto niente di particolare in termini di spogliatoio e leadership, ci sarà tempo per parlare“.

Sui giocatori che vorrebbe vedere da vicino: “Maignan non vedo l’ora di vederlo da vicino. Voglio imparare anche da Mirante che ha molta esperienza. Da portiere non ti fa piacere giocare contro Leao, magari insieme…ma sono tutti giocatori di alto livello, mi va bene qualsiasi giocatore”.

Su quale partita vorrebbe giocare: “Già Bologna-Milan, anzi no perché sarà fuori casa. Vorrei giocare una qualsiasi partita a San Siro“.

Su Pulisic: “Non abbiamo parlato di lui ancora. Offerte? Non ne ho avute altre, avevo l’accordo con il Milan da tempo e siamo stati diretti su questa strada. Già sentire la parola Milan era troppo importante“.

Su Loftus-Cheek: “È un giocatore importante con una fisicità importante, ha grande esperienza e ci darà sicuramente una mano. Ancora non lo conosco bene quindi non posso dare un giudizio“.

Su Mirante e Maignan: “Mirante è grande e deve lui aiutare me, Maignan mi sembra già inquadrato e non ha bisogno di consigli. Si può aiutare dandogli ritmo negli allenamenti e stimolandolo, ma è già un portiere importante e maturo“.

Ancora su Maignan: “Ha già vinto due campionati, non è un portiere giovane che si deve formare. Piedi? A Bergamo non giocavamo dal basso quindi mi dovrò abituare ma tanto è dettato dal gioco e da come si muovono i compagni“.

Sulle indicazioni di Pioli: “L’ho avuto a Firenze, so quello che chiede, cercherò di abituarmi. Io sono comunque un portiere di esperienza quindi dovrò essere veloce ad ambientarmi“.

Sui migliori portieri: “Ci sono tanti portieri, Ter Stegen che è molto forte, Handanovic anche se è dell’Inter è stato uno dei miei modelli, Courtois, Oblak, sono tutti grandi portieri e ognuno eccelle in una caratteristica“.

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