Non ci stiamo sbilanciando se diciamo che in questi 30 giorni il Milan si gioca una fetta importante della credibilità che, tra primati e record inaspettati, si è conquistato con lavoro e fatica. Dopo aver scaldato i motori con lo Spezia, che a modo suo è pur sempre un match importante considerando gli scontri diretti delle concorrenti, ecco il doppio confronto con la Stella Rossa e soprattutto le sfide contro Inter e Roma. Le ambizioni della squadra e del club passano soprattutto da questi quattro incontri, in cui il gruppo dovrà tirar fuori il 100%. La buona notizia è che ora più che mai Stefano Pioli ha a disposizione tutti i suoi ragazzi e potrà tornare ad avere “l’imbarazzo della scelta” che tanto è mancato negli ultimi mesi. Ed ora che il 10 è tornato, ecco che si ripresenta quel famoso ballottaggio sulla sinistra tra Ante Rebic e Rafael Leao.

Spezia-Milan, perché Leao

Il dubbio Rebic-Leao lo ha confermato lo stesso Pioli in conferenza stampa, sottolineando come entrambi siano protagonisti di un ottimo momento di forma. Dunque, come in molte altre occasioni, si ripete la domanda: chi dei due dal primo minuto? Se pensassimo al portoghese, sicuramente il mister avrebbe una buona motivazione per concedergli una chance. L’ex Lille, infatti, si è messo a disposizione della squadra e dell’allenatore andando ad agire sia da vice Ibra che da vice Calhanoglu, mettendo in mostra sempre buone prestazioni. La sua attenzione nei 90 minuti è migliorata e, oltre ai gol, Rafa si sta rivelando utile anche in versione assist-man come contro il Crotone. Tanta qualità e buona personalità, tutto ciò che serve per stare al fianco di Zlatan Ibrahimovic.

Spezia-Milan, perché Rebic

Se pensiamo invece a Rebic, quel che balza all’occhio è il feeling ritrovato con il gol. Dimenticati infortunio e Covid, Ante sta ritrovando la forma migliore e sta già dando ottimi segnali. La determinazione con cui si fionda sulla ribattuta di Skorupski è l’immagine perfetta del suo calcio, i due gol contro il Crotone la testimonianza che il feeling con la porta non è cambiato. Ante, rispetto al compagno, garantisce più equilibrio. Leao è solito rientrare poco, mentre Rebic esegue le due fasi in maniera importante e questo è un vantaggio anche per Theo Hernandez che può sprigionare tutta la sua velocità senza aver paura di lasciar scoperta la sua zona. Il croato è meno imprevedibile del portoghese, ma garantisce copertura e allo stesso tempo concretezza negli ultimi metri. Un bel grattacapo per mister Pioli.