Nelle ultime settimane è stato dato quasi per assodato che Ibra la prossima stagione non giocherà nel Milan. Da Stoccolma nella giornata di ieri sono arrivate tuttavia le dichiarazione del diretto interessato, il quale ha lasciato aperta ogni opzione sull’annata che verrà.
Sulle righe del quotidiano svedese che l’ha intervistato, Zlatan ha osservato quanto sia complesso fare ipotesi sulla fine di questo campionato, chiaramente per via del Coronavirus, e quanto pertanto non sia il momento per fare riflessioni su ciò che succederà dopo l’estate.
Viene naturale da una parte pensare che non sia nell’interesse di Raiola quello di far firmare un altro contratto in rossonero a Ibrahimović. Donnarumma e Romagnoli è probabile ricevano offerte da altri club, mentre Bonaventura non rinnoverà nonostante sia in scadenza.
Dunque aver un procuratore che sta considerando di portare via da una società i suoi assistiti, difficilmente non proverà a cogliere l’occasione di fare lo stesso anche con Ibra, anche perché l’età delle svedese non è esattamente in linea con le idee di Gazidis.
Sembra tutto scontato, ma ci sono almeno tre fattori che potrebbero sparigliare le carte; il primo è legato a quale sarà il direttore sportivo che lavorerà assieme o al posto di Maldini. In secondo luogo, siamo davvero sicuri che ci siano squadre pronte ad offrire a Zlatan uno stipendio potenzialmente più alto di quello che il Milan potrebbe proporgli? In fondo a gennaio ha firmato per Diavolo anche per mancanza di alternative.
And last but not least, chi sarà l’allenatore? Senza risposte a questi enigmi, dire chi va e chi resta è ancora troppo, troppo complicato.