Sulle pagine de Il Corriere della Sera, Mario Sconcerti mette a confronto Rafael Leao e Khvicha Kvaratskhelia, le due stelle più luminose di Milan e Napoli: “Hanno un modo di correre e preparare il dribbling quasi opposto. Kvara è magro, agile, cerca spazio con le finte, è quasi disordinato nel dribbling, cosa che lo rende incomprensibile. Leao conquista campo apparendo, ha una grazia da ballerino russo, gli basta mandare la palla avanti per avere il metro di vantaggio che gli serve. In sostanza Leao è verticale quanto Kvara è pieno di spigoli e curve, ma il risultato è spesso simile”.
Sconcerti aggiunge: “Leao forse dà l’idea di dipendere solo da sé stesso. Kvara è più classico, quindi più tipico, nervoso, direi europeo, teoricamente arginabile. È un giocatore che sembra di aver già visto, in Meroni, in George Best, in altri epigoni. Resti sempre stupito, ma conosci il genere”.
E su Kvaratskhelia conclude così: “Ha qualcosa di eccezionale dentro che ancora non è stato scoperto”.