A margine di un evento nella città di Milano, il sindaco Beppe Sala ha parlato ai microfoni di Carlo Pellegatti sulla questione stadio confermando la candidatura di San Siro per ospitare la finale di Champions League nel 2026 o nel 2027. Queste le sue parole:
“Nuovo stadio? Il punto – ha detto – è legato a quello che deciderà la sovrintendenza perché nel progetto del nuovo Meazza di fianco all’attuale impianto, l’attuale impianto sarebbe stato demolito questo perché non erano compatibili due impianti così vicini e andava recuperato un po’ di verde. Ora se San Siro sarà vincolato è chiaro che questo mette in discussione tutto, e anche per questo le squadre stanno guardando altrove. Rassegnato? No ci spero ancora anche in base alla razionalità“.
“Il tema – continua Sala – non è solo costruire lo stadio ma poi c’è anche la gestione. Nelle partite di cartello noi schieriamo una sessantina di vigili, avendo tre mila vigili ci stanno. Se vai a San Donato o a Sesto che hanno trenta, quaranta, cinquanta vigili, come fanno? Non possono assumere dei vigili che servono al calcio. Questo è un piccolo esempio ma al fianco di questo ci sono anche tanti altri esempi, quindi è importante che lo stadio rimanga in città. C’è bisogno della collaborazione di tutti, io mi sono speso tanto, non tutta la politica ha questa volontà di aiutare“.
“Oggi – conclude – è un giorno di soddisfazione perché l’UEFA ha annunciato che per le finali di Champions League le candidate sono Milano e Budapest. Quindi o nel 2026 o nel 2027 dovrebbe esserci la finale di Champions League a San Siro. Ho parlato con Gravina e gli ho detto che nel 2027 non sarò più sindaco, quindi di spingere per il 2026“.