La Gazzetta dello Sport ha intervistato Arrigo Sacchi. L’ex allenatore ed ora opinionista parla così dell’obiettivo del Milan, Hakim Ziyech.
Su che giocatore sia il marocchino: “Ha grande tecnica e velocità. Quando era all’Ajax pensavo potesse diventare un campione, ma ha rallentato il suo cammino, come visto al Chelsea“.
Sul poter essere il giocatore giusto per il Milan: “Un giocatore di notevoli qualità, ma ci vuole la testa. Mi fido di Maldini, Massara e Pioli. Hanno sbagliato pochissimo. Lo hanno seguito pensando possa funzionare per il progetto“.
Sulla capacità del Milan di rigenerare i campioni: “Merito del club e della sua storia. Chiunque venga ingaggiato dal Milan deve esserne grato. La società anche negli ultimi anni ha rigenerato parecchia gente, e chi è andato via ha fatto spesso fatica. Pensate a Kakà e Shevchenko“.
Su come potrebbe giocare il Milan con Ziyech: “Può stare in tutte e 3 le posizioni dietro la punta. Ha le qualità per adattarsi. L’importante è che abbia entusiasmo e motivazioni, il calcio moderno è un collettivo di intelligenze. Al mio arrivo al Milan, un difensore molto quotato non si atteggiava a modo, così chiesi a Berlusconi di venderlo. Puntai sulla sua riserva, magari meno forte tecnicamente ma molto più affidabile. Io vedo prima l’uomo, poi il calciatore“.
Su come raggiungere il Napoli in classifica: “Il Milan il salto di qualità lo farà se giocherà da squadra, come nella passata stagione. Si attacca in undici, si difende in undici. Nel mio Milan tutti si sacrificavano, eppure c’erano campionissimi. Il calcio è uno sport collettivo“.