La Gazzetta dello Sport, come suo solito, ha intervistato Arrigo Sacchi prima degli impegni di Champions League delle italiane. Ecco le parole dell’opinionista e leggenda rossonera:
Sul turnover: “Gli impegni europei portano via tantissime energie. Sia a livello fisico sia a livello mentale. Sono partite infinite che durano cinque-sei giorni. Il recupero è molto difficile anche perché la tensione nell’ambiente è particolarmente elevata. Per questa ragione credo che le scelte degli allenatori siano giustificate. Preservare chi sarà chiamato all’impegno in Champions è normale».
Analisi della partita del Milan: “Ha preso subito gol, poi ha cercato di fare qualcosa, ha trovato il pareggio con Pobega e alla fine ha pure avuto qualche occasione per vincere la partita. Il Bologna, però, mi è sembrato un’ottima squadra. Il pareggio, a conti fatti, è un risultato logico. Ma la prestazione dei rossoneri, bisogna essere sinceri, è stata mediocre“.
Le riserve rossonere: “De Ketelaere non riesce a tirar fuori giocate di qualità. Origi ha fatto poco. Rebic idem. Chiaro che in queste condizioni è difficile elevare il livello della prestazione. Poi sono entrati Leao e Diaz e qualcosa in più si è visto. Ammetto, però, che Diaz mi piace di più quando parte da destra. Al centro c’è troppa gente che lo ostacola, sulla fascia ha maggiore libertà di movimento“.
Avrebbe fatto le stesse scelte: “Sì. Nel mio Milan avevamo meno giocatori: diciotto più i ragazzi della Primavera. Anche noi avevamo tre impegni in una settimana, però non riuscivamo quasi mai a tenere lo stesso livello di intensità. Tra una partita e l’altra ci devono essere almeno cinque o sei giorni di scarico, questa è la verità. Al giorno d’oggi, invece, si gioca troppo e questo, alla lunga, è un danno per lo spettacolo. Non c’è tempo per preparare le sfide con i giusti allenamenti, non c’è possibilità per gli allenatori per lavorare“.
Assenze azzurre per la Champions League: “Sì, pesanti. Ma compensate dalla presenza di Osimhen. Se c’è lui, il Napoli si muove secondo i soliti ritmi“.
Cosa si aspetta martedì: “Difficile fare previsioni. Credo che sarà una partita molto aperta. Il Napoli, a mio avviso, per conquistare la semifinale dovrà compiere un’impresa perché molti giocatori non sono al livello di forma di qualche tempo fa“.
Sofferenza iniziale del Milan nell’andata: “Verissimo. E difatti anche i rossoneri non devono stare tanto tranquilli. In generale mi pare che sia il Milan sia il Napoli siano un po’ affaticati dai tanti impegni. Le loro prestazioni in campionato, entrambe mediocri, lo dimostrano“.
In caso di pressing alto del Napoli: “Sarà un problema, ma in quel caso i ragazzi di Pioli dovranno essere bravi negli smarcamenti e nelle rapide ripartenze. Guai se stanno lì a pensare all’1-0 dell’andata: se una squadra ha un proprio stile e una propria identità, deve farli vedere. Soprattutto in un’occasione tanto importante come un quarto di finale di Champions League“.