Arrigo Sacchi ha dedicato un pensiero sulle pagine de La Gazzetta dello Sport all’inizio di campionato del Milan, per lui convincente. Di seguito la riflessione dell’ex tecnico dei rossoneri:
“In queste prime due giornate di campionato mi ha particolarmente impressionato il nuovo Milan di Pioli. Devo fare i complimenti all’allenatore perché, sia contro il Bologna in trasferta sia a San Siro contro il Torino, il Milan ha dimostrato di avere già forti motivazioni, di avere spirito di squadra e di possedere un gioco che, com’è noto, è il miglior propellente per mettere in difficoltà l’avversario. La bella impressione di oggi va confermata con il lavoro e con il sacrificio”.
Sacchi continua poi parlando di Scudetto: “Credo che i rossoneri, se rimarranno umili e se avranno sempre voglia di migliorarsi e quindi di andare oltre i loro stessi limiti, possano lottare per lo scudetto. Una buona partenza è sinonimo di un buon lavoro fatto nel periodo della preparazione. Pioli ha dovuto assemblare giocatori provenienti da realtà diverse, non tutti venivano da una stagione brillante, eppure si sono subito mostrati disponibili: evidentemente anche loro hanno il desiderio di riscattarsi”.
Conclude poi con dei consigli: “Mi sento di fare ai giocatori una raccomandazione, da vecchio amico del Diavolo: non si sentano mai soddisfatti di loro stessi, non si fermino ai primi successi, abbiano sempre dentro la voglia di fare qualcosa di più. L’altro errore nel quale i rossoneri non devono cadere riguarda la lunghezza della squadra. Non ci si può allungare troppo perché altrimenti si perdono le connessioni tra i reparti e la collaborazione. Quindi, perché lanciare il pallone a 40-45 metri? Meglio passaggi brevi e sicuri, possibilmente rasoterra. In questo modo tutta la squadra si stanca meno”.
