Quella che inizia domani è la settimana decisiva per il futuro del calcio italiano, ancora impantanato nelle paludi dell’indecisione, mentre altri campionati sono già in campo o hanno quantomeno fissato la data per la ripartenza, nonostante nella nostra penisola il Coronavirus sia arrivato prima. Anche in Spagna hanno messo “nero su bianco”, prevedendo che Liga riaprirà i battenti nella settimana dell’8 giugno, probabilmente venerdì 12. Per quanto riguarda le nostre latitudini – sebbene sia stata più volte confermata la volontà che la Serie A riprenda – siamo ancora alla fase del palleggio di responsabilità. La speranza è che i tanti incontri previsti in settimana tra i vertici del calcio e quelli del Governo possano finalmente portare a qualcosa di concreto.
Il calendario degli appuntamenti
Si inizia domani, quando il Comitato Tecnico Scientifico del Governo riceverà il protocollo stilato dagli esperti di Lega Serie A e FIGC specificamente per le partite, dopo che quello per gli allenamenti collettivi è stato approvato nei giorni scorsi. Martedì, invece, si riunirà l’Assemblea di Serie A, con i club che ribadiranno con forza il proprio disappunto all’ipotesi playoff e playout, che non a caso costituiscono al momento solo l’extrema ratio qualora, dopo la ripartenza, ci dovesse un nuovo stop dettato dalla risalita della curva dei contagi. All’interno del consesso, però, alcuni club faranno sentire anche la loro contrarietà all’idea di ripartire a tutti i costi: parliamo soprattutto di Torino, Inter, Sampdoria, Genoa, Brescia e Udinese. Il tutto per arrivare, poi, a giovedì 28 maggio, quando vi sarà l’incontro col Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che emanerà il verdetto risolutivo sulla questione. Capitolo date: la Lega di Serie A continua a prevedere la ripresa per il prossimo 13 giugno, ma l’ultimo DPCM sospende gli eventi sportivi fino al 14, e pertanto servirebbe una deroga. Da capire anche la possibile mobilità tra regioni, attualmente non consentita in determinate aree: ecco perché si sta pensando di spostare la data della ripartenza al 20 giugno.
I dettami del protocollo
Questa mattina, La Gazzetta dello Sport ha anticipato quelle che sono le misure che la FIGC imporrà in occasione dei match: innanzitutto un limite massimo di trecento persone all’interno degli stadi, ognuna delle quali dovrà sottoscrivere, prima di entrare, un questionario in cui dichiara di non aver avuto sintomi riconducibili al Covid nei precedenti quattordici giorni; si sta pensando, tuttavia, anche ad un test rapido all’ingresso nell’impianto. Le squadre entreranno in campo separate, i giornalisti invieranno via Whatsapp le domande per le conferenze stampa, non ci sarà catering esterno e i cronometri saranno igienizzati. Distanze anche durante i trasferimenti per le trasferte: ove possibile, andrà utilizzato il pullman, e squadre e staff utilizzeranno due mezzi per aumentare le distanze.