La stagione sportiva 2020/2021 si è conclusa con la vittoria dell’Italia a Wembley in finale agli Europei contro i padroni di casa dell’Inghilterra. Una vittoria arrivata ai calci di rigore che per i tifosi milanisti non sono di certo una novità. Infatti, la prima svolta della stagione del Milan arrivò dopo una serie infinita di rigori contro il Rio Ave. Un’annata iniziata e finita con gli 11 metri a decidere la contesa, comune denominatore dell’Italia e del Milan.
Rio Ave, i troppi rigori, Bergamo e Wembley
Rio Ave è stata la prima tappa di quest’annata caratterizzata dai calci di rigore. Una serie infinita che sembrava non terminare mai ma che alla fine ha regalato la prima sofferta gioia al popolo rossonero. Il trend è proseguito in campionato, con la squadra di Pioli che a fine stagione registrerà il maggior numero di rigori a favore. Nel mezzo un mare di polemiche e quella sensazione che finalmente si fosse ritornati ad essere rilevanti dopo tanti anni. Perchè è quando sei nelle posizioni alte di classifica che si ha un occhio di riguardo maggiore verso i tiri dal dischetto. Un filo conduttore che ci porta fino all’ultima giornata a Bergamo contro l’Atalanta, dove proprio due rigori di Frank Kessie riportano il Milan in Champions League dopo 7 lunghi anni, quasi un segno del destino. Il rigore è un attimo di tensione, dove si ferma il respiro e si spera solo che il pallone entri in porta, un sentimento che ha accompagnato anche i tifosi della Nazionale nel trionfo Europeo degli Azzurri. Il teatro è quello di Wembley, uno degli stadi più iconici del calcio mondiale dove prima con la Spagna e poi con l’Inghilterra i tiri dagli 11 metri ci hanno sorriso e hanno donato un sorriso a tutto il popolo italiano.