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MP RELIVE – Report: nei registri lussemburghesi, Cerchione e D’Avanzo si sono dichiarati titolari della maggioranza del Milan

Questa sera, la puntata di Report su Rai 3 sarà dedicata in parte a rispondere alla domanda “Chi è il vero proprietario del Milan?”. In realtà, il servizio doveva essere mandato in onda lunedì scorso, ma poi c’è stato uno slittamento che ha generato molte polemiche. La trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci afferma che in realtà la titolarità effettiva delle società lussemburghesi non apparterebbe al fondo Elliott. Ma, in realtà, a due consiglieri di amministrazione del club rossonero, Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione. Seguite con noi in diretta gli aggiornamenti di Report.

SEGUI LIVE LA PUNTATA DI REPORT

22.20 – Termina la parte di Report dedicata al Milan.

– Report conclude il focus sul Milan, evidenziando come in Italia non sia stato ancora istituito il registro dei titolari effettivi delle imprese. Era previsto per Luglio 2020, ma il Ministero dell’Economia e quello dello Sviluppo Economico non vi hanno ancora provveduto. La presenza di questo registro in Italia, come avviene in Lussemburgo, permetterebbe di fare estrema luce sulla titolarità delle aziende italiane.

– Avvocato di Cerchione e D’Avanzo – che ha gestito l’operazione di acquisto della Fila – è stato Alfredo Craca, che oggi fa parte del CdA del Milan. Anche qui, Elliott ha prestato quaranta milioni a Cerchione e D’Avanzo, salvo poi venire restituiti pochi giorni dopo.

– Cerchione e D’Avanzo hanno fondato in Lussemburgo la Project Pencil, attraverso cui hanno acquistato la società italiana che controlla la Fila, azienda leader nella vendita delle matite. “Project” come RedBlack, che detiene il Milan.

A differenza che in Italia, in Lussemburgo è stato istituito il registro dei titolari effettivi delle imprese, ciò recependo una direttiva europea antiriciclaggio. Ebbene, in questo registro, Cerchione e D’Avanzo si sono dichiarati come titolari della maggioranza del Milan, cosa che Elliott continua a smentire. Secondo Report delle due l’una: o Cerchione e D’Avanzo hanno dichiarato il falso ad uno Stato, o a mentire è Elliott.

– Cerchione e D’Avanzo sono stati collegati alla finanziaria Sopaf, nel cui CdA figurava anche Adriano Galliani. Da ciò di deduce che siano da tempo “vicini” a Berlusconi.

– Cerchione e D’Avanzo hanno salvato anche l’Harry’s Bar di Venezia, tanto caro ad Ernest Hemingway.

– A questo punto inizia un approfondimento su Cerchione e D’Avanzo. La loro ascesa finanziaria inizia nel 2006, quando con una loro società Beta Skye acquistano 12 milioni € di crediti di strutture accreditate presso il Servizio Sanitario della Regione Campania, che non ricevevano pagamenti dalle ASL da ben tre anni. Beta Skye acquistava i crediti da strutture ormai allo stremo, con uno “sconto” del 30%, però poi se li faceva rimborsare per intero dalla Regione Campania, più gli interessi.

– Ranucci definisce Cerchione e D’Avanzo “angeli custodi”, perchè hanno salvato il Milan e allo stesso tempo anche Finivest, sotto attacco per la tentata scalata di Vivendi.

– Ciò perchè nei pubblici registri lussemburghesi dei titolari effettivi delle varie società inserite in Project RedBlack, è sancito che il 51% circa del Milan è in mano a Cerchione e D’Avanzo. Se così non fosse – e fosse Elliott il titolare effettivo, come afferma il fondo americano – sarebbero state fatte delle dichiarazioni false al pubblico registro lussemburghese.

– Afferma l’esperto Bellavia: “Tutti scrivono che c’è Elliott, io vedo che dietro una catena societaria lussemburghese ci sono delle società del Delaware, però la dichiarazione della controllante del #Milan è che la maggioranza non è di Elliott, è di Salvatore Cerchione e Gianluca d’Avanzo“.

– Ad acquisire il Milan è stata la Project RedBlack, composta da alcune società con sede in Delaware e dalla lussemburghese Blue Skye di D’Avanzo e Cerchione.

– Provvidenziale per Li fu l’intervento del fondo Elliott, che concesse un prestito al presidente cinese, ottenendo in cambio il pegno su tutto il Milan. A favorire questo accordo furono D’Avanzo e Cerchione, titolari di società lussemburghesi ed oggi nel CdA del Milan.

– Report torna poi agli inizi della presidenza cinese, con tutti i dubbi sul patrimonio e più in generale sulla persona di Yonghong Li. Si ricordano i problemi economici da lui avuti in Cina ed il servizio del New York Times che trovò completamente abbandonato l’ufficio dichiarato da Li come sede delle sue aziende.

– Dei 740 milioni di euro incassati da Fininvest per la cessione del Milan, la maggior parte proviene da fonti ignote.

– Roberto Tasca, assessore al bilancio e al demanio del Comune di Milano, afferma che il proponente dello stadio è AC Milan, società di diritto italiano, oltre che FC Internazionale SPA. Le norme italiane non prevedono che in fase di trattativa si debba sapere obbligatoriamente chi è proprietario del Milan. Lo si dovrà comunicare solo in fase di gara d’appalto.

– Viene intervistato un altro professore del Politecnico, il quale afferma che in realtà il Meazza è assolutamente riqualificabile, intervenendo ad esempio sul terzo anello.

– Basilio Rizzo, consigliere Comunale di Milano, critica il rettore del Politecnico, presentatosi in Consiglio Comunale come parte terza, ma in realtà interessato, visto che è consulente dei club.

– Si torna a parlare del nuovo stadio, ripercorrendo le tappe, a cominciare dagli studi di fattibilità compiuti dal Politecnico di Milano, consulente di Milan e Inter, che hanno ammesso l’impossibilità di riqualificare il Meazza, rendendo indispensabile la costruzione del nuovo stadio.

– La loro ascesa finanziaria risale a dieci anni fa, quando i due subentrano nei crediti vantati da numerose aziende nei confronti della sanità campana, acquisendoli a prezzi stracciati.

– “Colpaccio giornalistico”, lo definisce il conduttore Sigfrido Ranucci, annunciando che i proprietari del Milan sono Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo. I due vengono definitiv “apolidi dell’offshore”, visto che hanno basi operative sparse in giro per il Mondo, come ad esempio in Polonia, ad Ibiza, Londra e così via.

– Si inizia con le immagini della zona in cui verrà costruito il nuovo stadio. Gabriella Bruschi, del comitato San Siro, espone le sue perplessità sulla costruzione dello stadio in una zona circondata da abitazioni che verrebbero oscurate dal nuovo impianto.

21.30 – Inizia la puntata di Report, il primo servizio è proprio sulla questione Milan.

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