Intervistato dai canali di Lega Serie A, il centrocampista olandese del Milan Tijjani Reijnders ha parlato del suo nuovo legame con l’Italia, il feeling con Morata, i due idoli e l’obiettivo di stagione.
L’inizio e i due idoli: “Ho iniziato a giocare a calcio con mio padre, quando avevo 5 anni ho calciato il primo pallone in giardino. Penso sia stato questo il mio primo approccio con questo sport. Quando ero molto giovane il mio idolo è sempre stato Ronaldinho, poi ho ammirato il genio di Lionel Messi. Sfortunatamente non li ho ancora incontrati e pagherei per farlo in futuro”.
Come mi descrivo in campo e fuori: “Sono un centrocampista centrale a cui piace giocare box to box, portare palla in zona offensiva e quest’anno spero di segnare più gol rispetto alla scorsa stagione. Fuori dal campo sono un ragazzo tranquillo, fastidioso in senso positivo. Da centrocampista so bene che fare assist e segnare è molto importante. Posso migliorare su questo aspetto e lavorerò per raggiungere l’obiettivo”.
Nuovo club, stessa sintonia: “Non è stato difficile lasciare l’Olanda per l’Italia. Il Milan è stato fantastico con me per farmi trovare subito in sintonia con l’ambiente e i nuovi compagni. Dall’Olanda a Milano c’è un’ora e mezza di volo, i miei amici e la mia famiglia vengono a trovarmi spesso”.
Piatto preferito: “Il cibo in Italia è molto buono così come il tempo rispetto all’Olanda. Pasta con gamberi e pistacchio è il mio piatto preferito e quando si trova nei menu lo ordino sempre”.
Cambiamenti con Fonseca: “Rispetto alla scorsa stagione è arrivato mister Fonseca, mi trovo molto bene con lui. Vediamo il calcio alla stessa maniera, con tanto possesso palla. Per me si tratta di piccoli cambiamenti, l’impostazione rimane quella”.
Pressione sempre alta, normale al Milan: “La pressione in una piazza importante come del Milan è sempre alta, dobbiamo vincere dei trofei per avere successo nel club rossonero. Dobbiamo lavorare sodo per raggiungere i risultati sperati”.
Gol più bello: “Penso che il gol segnato contro il Monza sia quello più bello della scorsa stagione perché è stato molto più difficile rispetto a quello di Lecce. Segnare a San Siro è stato fantastico, difficile da spiegare ma ti dà una sensazione di libertà”.
L’importanza di Fofana: “Fofana è un calciatore forte. Ruba palla facilmente agli avversari e sa come si gioca a calcio, specialmente in un club come il nostro. Possiede un importante mix di tecnica e forza”.
Il feeling con Morata: “Morata è un leader. Ha giocato per numerosi grandi club, può portare la sua esperienza a tutti noi nei match importanti”.
Obiettivo di stagione: “L’obiettivo di quest’anno è vincere lo Scudetto, ma non solo quello. Vogliamo vincere più trofei possibili. Non siamo partiti benissimo, ma ho grande fiducia nel gruppo e insieme possiamo fare grandi cose”.