Pagare moneta vedere cammello si diceva una volta, che equivale a dire se vuoi una cosa devi pagarla. Ovviamente non tutto si compra o si può comprare, ma alcune volte è così. Nel calciomercato questo proverbio diventa pagare giocatore per averlo nella tua squadra. Una traduzione un po’ meno che letterale ma tant’è.
Può sembrare scontato, ma nel pallone degli ultimi anni accade sempre meno. Sì, perché le formule fantasiose, gli scambi con i valori gonfiati e le rate che neanche nei mutui, hanno preso sempre più piede. Per carità, finché è consentito non c’è nessun motivo per non farlo, le partite si giocano in campo e non fuori e i giocatori arrivati con queste formule non hanno niente in meno rispetto a quelli che vengono pagati cash, ma può essere abbastanza frustrante vedere che in pochi pagano realmente tutto e subito per un giocatore e sempre più squadre si inventano soluzioni e situazioni alquanto bizzarre.
UN ACQUISTO A SETTIMANA
Tijjani Reijnders è il quinto colpo dell’estate del Milan. Dopo Romero, Loftus-Cheek, Sportiello e Pulisic. Uno alla settimana come dice Scaroni. Un totale di 60 milioni e più spesi finora con altri (vediamo quanti) ancora da spendere su nuovi obiettivi. Investimenti veri e propri, rischiosi certo, ma che ti permettono di portare in rosa giocatori di livello che poi magari puoi anche vendere al doppio di quanto hai pagato. Poi c’è anche il rovescio della medaglia (vedi alla voce Charles De Ketelaere) ma che comunque vale il rischio.
Una società sana che prevede il futuro e che spende nel pieno delle possibilità. Magari non ad effetto, ma il Milan il suo colpo lo mette a segno sempre. Ogni estate. Da qui ad avere netti e vincenti risultati sul campo ne passa, ma il gioco – come sempre – può valere la candela.