HomeIn evidenzaRebic, Okafor e…Zirkzee? La punta mobile è quello che serve al Milan

Rebic, Okafor e…Zirkzee? La punta mobile è quello che serve al Milan

Il nuovo Milan non è ancora stato plasmato ma se dovrà essere un nuovo Milan bisognerà fare le cose con criterio. Ovviamente sul mercato, ovviamente a fine stagione e ovviamente sulla base di quello che sarà il Milan l’anno prossimo. Tante sono le incognite, dall’allenatore a qualche giocatore, passando per il modulo che – cambiando radicalmente la guida tecnica – potrebbe essere quasi l’opposto.

Non avendo una sfera di cristallo proviamo ad immaginarci un Milan molto simile a quello visto negli ultimi anni con un solido 4-2-3-1 che diventa all’occorrenza un 4-3-3 e, perché no, forse ancora in mano a Pioli. L’analisi riguarda e riprende infatti il passato ed anche un po’ il presente. Del doman, come si diceva, non v’è certezza. Ma soprattutto prima di domani c’è oggi, ovvero una stagione ancora da concludere ed ancora in bilico. E trovare delle possibili soluzioni anche a stagione in corso non è mai una cosa negativa.

Il tema è sempre lo stesso, quello che da anni è protagonista delle sessioni di mercato del Milan. La punta. Un problema parzialmente risolto con i tamponamenti di Ibrahimovic e Giroud negli ultimi anni ma che per via dell’età non sono mai stati delle soluzioni a lungo termine bensì più a breve-medio. Ed il termine del francese sembra essere quasi arrivato. Difficile un altro anno in rossonero o quantomeno un altro anno da titolare in rossonero. La società pare infatti decisa a puntare forte su un attaccante che possa alzare il tasso tecnico 

La direzione sulla quale andare però, analizzando un po’ di fattori, potrebbe cambiare. L’idea di centravanti alto, grosso, che possa fare reparto da solo e a sportellate con i difensori potrebbe non andare più di moda a favore di una figura che si è fatta sempre più spazio – in tutti i sensi – nel calcio moderno. Quella punta mobile che lega il gioco, quasi come un falso nove, che segna sì ma fa anche segnare. 

Ed a giovare oltre ai compagni ne è nettamente il gioco e le occasioni create. Lo abbiamo visto con Rebic i primi anni di Pioli, qualche volta con Leao ed oggi con Okafor. Domani? Zirkzee? A parte tutto, senza punti di riferimento possiamo vedere come la manovra dai lanci lunghi passa ad un più classico “palla a terra” che con la velocità di Leao va a nozze. Un pressing più efficace, delle combinazioni nello stretto ed anche qualche inserimento che non fa mai male.

Il riassunto perfetto della partita di Verona. Una partita letteralmente dominata che ha visto il Milan in affanno solo per qualche minuto. Affanno poi decisamente lasciato andare sulle ali degli attacchi veloci e di quei contropiede micidiali ai quali manca forse solamente la finalizzazione. Che arriverà, possiamo starne certi.

La conclusione sembra essere chiara: con una punta mobile il Milan gioca meglio. Ed una punta mobile mascherata da centravantone si chiama Joshua Zirkzee. Sarà difficile, difficilissimo, ma tremendamente efficace. Qualche gol in meno ma tante, tante occasioni create in più: può essere un giusto compromesso per il futuro?

Bologna: Joshua Zirkzee - MilanPress, robe dell'altro Diavolo
Bologna: Joshua Zirkzee – MilanPress, robe dell’altro Diavolo

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