Chi per confermarsi e chi per rilanciarsi. Il rush finale di questa stagione avrà un significato diverso per ogni singolo giocatore. Nel primo blocco ci sono i Tomori, i Donnarumma e pure Zlatan Ibrahimovic, la vera arma in più di Stefano Pioli. Nel secondo gruppo, tra gli altri, ci sono sicuramente Ante Rebic e Rafael Leao, che in questa stagione, chi per un motivo e chi per l’altro, hanno faticato ad imporsi sulla fascia sinistra.

Il croato si è visto esultare di tanto in tanto, come a Roma, ma non si è rivista quella famosa striscia di un anno fa che da Milan-Udinese in poi aveva mietuto parecchie vittime. Dietro a questa discontinuità ci sono i vari infortuni, ma anche il giocatore, vedi il match contro il Napoli, non ha saputo sempre dare il meglio di sé.

Leao d’altra parte ha avuto più minuti, dal punto che è l’attaccante che ha totalizzato più presenze nel rettangolo di gioco, ma anche lui ha alternato troppo spesso grandi giocate a flop clamorosi, soprattutto quando schierato negli ultimi mesi come vice Ibrahimovic. Un ruolo, come ha dichiarato mister Pioli, non apprezzato al 100% dall’ex Lille, anche se la maggior parte delle reti messe a segno sono arrivate proprio nei match in cui Rafa ha agito da centravanti.

Dalla Samp all’Atalanta, dunque, sarà un periodo in cui i due dovranno dare delle risposte importanti. Il croato, che deve farsi perdonare l’ingenua espulsione, è chiamato a cambiare marcia e tornare ad essere un bomber, dimostrando che Maldini e Massara hanno fatto bene a puntare su di lui per le prossime stagioni. Stesso discorso per Leao. In Rafa tutti vedono delle grandi potenzialità ma il ragazzo, evidentemente, deve crescere molto anche sotto l’aspetto psicologico. In questo senso la presenza di Ibra è fondamentale. Ma lo svedese c’è da un anno e mezzo, dunque è tempo di raccogliere i frutti. Per agguantare la qualificazione alla Champions servirà il massimo da entrambi. Ripagare Pioli in questo rush finale avrebbe un significato molto importante.