Nel corso dell’intervista rilasciata ai microfoni di Tuttosport, Mino Raiola ha parlato anche di Zlatan Ibrahimovic e di Gianluigi Donnarumma: “Ibra è Ibra, non devo aggiungere altro, per lui parlano i fatti anche se è andato via dall’Inter proprio nella stagione in cui José Mourinho ha poi centrato il Triplete. Al Barcellona ci sono state le incomprensioni con Pep Guardiola, ma questo nessuno lo avrebbe potuto preventivare. Tornassimo indietro, lo rifaremmo, perché questa esperienza ha fatto parte del suo sviluppo e di quello che è oggi. Piuttosto, quest’estate, quando era libero, tutti hanno sbagliato a non prenderlo, compresa la Juventus. Sarebbe stato l’uomo ideale per far coppia con Cristiano Ronaldo e andare insieme all’assalto della Champions League. Mettere insieme due prime donne non sarebbe stato un problema. Ci avrebbe pensato Andrea Pirlo”.
Sul Milan: “I rossoneri sono meritatamente in vetta alla classifica di Serie A, sono la squadra da battere, io lo dico e lo ripeto. Non ho paura di sbilanciarmi. Zlatan è un giocatore impagabile, sempre capocannoniere della Serie A, con due gol più di Ronaldo, pur essendo ancora infortunato. Il rientro, ormai, è imminente”.
Su un possibile paragone tra Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo e Messi: “Dico subito che fra Cristiano Ronaldo, di cui sono un grande fan, e Messi, io prenderei sempre il portoghese. Zlatan, però, è un pianeta a sé stante. È il giocatore più completo mai esistito nella storia del calcio, ha il talento di Messi e la forza di volontà di CR7. Se il Pallone d’Oro fosse votato dal pubblico, so che Ibra ne avrebbe vinti 8”.
Sul possibile rinnovo di Ibra a gennaio: “Può essere, ma, se non ci dovesse essere chiarezza già in inverno sul suo futuro, saremmo comunque tranquilli. Uno come Ibra non ha paura di nulla. Se lo segui, è uno che ti porta a casa anche dalla guerra”.
Sul futuro di Gianluigi Donnarumma: “Al momento, è del Milan, poi si vedrà. Di sicuro c’è solo che Gigio non è più quello di quattro anni fa, sono in tanti ad informarsi su di lui. Ora, però, mi fermo qui. Non voglio che diventi un rinnovo mediatico come in passato”.