Nella giornata di ieri, il Milan ha ufficializzato l’acquisto a titolo definitivo di Fodè Ballo-Tourè, che andrà a rinforzare la fascia sinistra di difesa, fungendo da vice-Theo Hernandez. L’edizione odierna di Tuttosport ha realizzato un focus sul neo arrivato in casa Milan, evidenziando come la sua storia sia molto simile a quella di tanti ragazzi francesi che crescono con l’obiettivo di diventare dei calciatori professionisti.
Tourè muove i primi passi nel settore giovanile dell’Eragny, dove entra grazie al fratello maggiore che lo portava con sè al campo d’allenamento per evitare che il piccolo Fodé rimanesse a casa da solo quando erano fuori casa a lavoro. Il talento non tarda a emergere, e gli osservatori del Paris Saint-Germain lo notano subito portandolo nella propria scuderia. A quei tempi, Fodé giocava come ala sinistra, fino a quando Francois Rodrigues, allenatore dell’Under-18 del PSG, lo convince che potrebbe fare molta più strada giocando come terzino di spinta. Avena ragione: nel 2016 gioca la finale di Youth League persa per 2-1 contro il Chelsea: il primo gol dei Blues lo segna, ironia della sorte, uno dei suoi nuovi compagni di squadra, ovvero Fikayo Tomori.
Il PSG non gli rinnova il contratto e Tourè viene ingaggiato dal Lilla, dove rimane fino all’estate del 2018, quando viene ceduto per 14 milioni al Monaco dove, tra alti e bassi, continua la sua fase di crescita. Pur essendo nato in Francia, Ballo-Touré ha optato per la nazionalità senegalese ed è così diventato il 25° giocatore africano della storia del Milan, il terzo senegalese dopo Mohamed Sarr e M’Baye Niang. Al contrario di Theo, Ballo-Touré è un calciatore più disciplinato in fase difensiva, ma non disdegna sgroppate sulla sua fascia di competenza.