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Primavera, Abate dopo Milan-Atalanta: “Questa era la settima partita in venti giorni. Siamo stati maturi e abbiamo fatto un grande secondo tempo”

Dopo la vittoria del Milan Primavera contro l’Atalanta, queste le dichiarazioni di Ignazio Abate.

Sulla partita: “Devo partire da una premessa: questa anche per noi era la settima partita in 20 giorni. Come fanno fatica i grandi, fanno fatica ancor di più i ragazzi. Tenere la testa al massimo non è semplice. Ieri ero preoccupato perché non abbiamo fatto una rifinitura di altissimo livello, eravamo un po’ scarichi, però ci sta, dovevo metterlo in preventivo. Ero sicuro che stamani avrebbero dato il 300%, però ci sono delle difficoltà giocando ogni 3 giorni. Siamo partiti con maturità, abbiamo creato tre palle gol e potevamo andare in vantaggio subito. Questo è il calcio. L’Atalanta è una squadra quadrata, tosta, farà un ottimo campionato. Siamo andati sotto e abbiamo rischiato di prendere anche il 2-0 in contropiede, sarebbe stato complicatissimo. I ragazzi sono rimasti in piedi e con tranquillità abbiamo riordinato le idee a fine primo tempo. Abbiamo fatto un grandissimo secondo tempo per qualità, voglia e determinazione: la strada è quella giusta. Dobbiamo continuare così, siamo solo ad inizio campionato, però sono veramente felice dello spirito dei ragazzi. Oggi ho fatto quattro cambi e tutti hanno risposto presente. I giovani crescono e dobbiamo aspettarli. Speriamo di recuperare gli infortunati”.

Paragoni con la scorsa stagione: “Cos’è cambiato rispetto alla scorsa stagione? L’anno scorso era un gruppo completamente diverso. Tanti 2003, tanti 2004, ci sono state delle difficoltà in generale, eravamo partiti tantissimi in ritiro. Piano piano abbiamo creato un gruppo, scremando la rosa molto ampia. Non ci conoscevamo, piano piano hanno capito cosa voglio da loro. Abbiamo creato una mentalità l’anno scorso: al di là delle idee tattiche, creare un senso di appartenenza e un’identità non è semplice. Giocavano già 2005 e 2006, tre anni sotto età. Tutto il lavoro dell’anno scorso sta venendo fuori quest’anno. Perdemmo a Lecce ed eravamo a 4 punti dai playoff prima di Natale e a gennaio abbiamo fatto 8 sconfitte su 10, avevamo 5 infortuni pesanti, eravamo ridotti all’osso. Abbiamo giocato anche con quattro 2006 in alcune partite. Le analisi bisogna farle correttamente, ero felicissimo, anche se non per il risultato. Vedevo crescere i ragazzi, si stava formando una mentalità importante e infatti nel girone di ritorno abbiamo fatto 11 punti in più rispetto al girone d’andata. Quest’anno con un anno in più d’esperienza possiamo lavorare su più cose, c’è una base molto più solida. C’è da continuare a crescere con grande umiltà e abbiamo spirito. Vederli uniti è la cosa più bella”.

Sui singoli: “Simic? Tutti abbiamo grandi margini di miglioramento. Questo è il quarto gol subito quest’anno, i primi tre subiti su palla inattiva. Oggi non abbiamo seguito un inserimento, ma erano 5/10 minuti che la squadra si stava allungando. Sono le letture da grandi, dei momenti. Devi avere anche l’umiltà di abbassarti e compattarsi. Abbiamo accettato il batti e ribatti e l’abbiamo pagato a caro prezzo. Simic sta facendo benissimo, ma sarei scorretto a non parlare di Nsiala che rispetto a due anni fa è un altro giocatore. Bakoune piano piano sta crescendo perché era fermo da aprile e sta trovando il ritmo partita, sta facendo bene. Jimenez sta uscendo alla grande, Magni è un 2006 e ha fatto un ottimo inizio campionato. In difesa sono contento: inseriremo piano piano Nissen, Parmiggiani, Paloschi. Sono contentissimo per Chaka che l’altro ieri ha avuto un problema al tendine nella rifinitura e doveva essere dei nostri. Volevamo preservarlo, ma alla fine ci teneva tanto a venire in panchina e giocare anche 20 minuti. Ha dimostrato grande cuore e grande mentalità, tra l’altro ha fatto due o tre giocate importanti, tranne quella di tacco che mi ha fatto arrabbiare un po’, ma ha fatto tre o quattro rincorse all’indietro con una mentalità veramente importante. Dobbiamo continuare così: quando i più grandi danno il buon esempio, è tutto più facile”.

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