Il Milan domina anche il girone H di Europa League, occupando il primo posto in due competizioni. Un bel Milan, con un turnover necessario e silenzioso messo in campo da mister Pioli. I rossoneri hanno convinto anche questa sera, con un 3-0 contro lo Sparta Praga. Difficile trovare un difetto, anche quando le riserve in campo sono sei. Riserve che sono comunque parte integrante di un progetto che ora ha un senso e un significato, partito dal basso a piccoli passi. Si parla di turnover solo quando la squadra è lunga e si può permettere fiducia in tutti i suoi componenti.

Il merito, come sempre, va a mister Pioli che ora si gode il suo Milan umile ma bellissimo da vedere. La squadra è lo specchio del tecnico che ha le idee chiare, con una consapevolezza dei limiti e coscienza delle qualità. Sufficienza per tutti, con la garanzia di esperienza ed equilibrio da parte di Kjaer e Ibrahimovic. Due poli opposti che tengono a galla un Milan giovanissimo: tutti e tre i marcatori di questa sera sono dell’anno 1999. Numeri che aprono ad un futuro ed una linea verde di grandi promesse, nate e cresciute in questo Milan. Il merito, va detto, è anche di Maldini e la squadra dirigenziale che ha saputo riconoscere talenti e mettere in campo valori. Il Milan è ora una bella squadra, difficile pensare a traguardi importanti ma il presente sorride e questa volta non è possibile nascondere una proiezione di questo insieme che va oltre le aspettative.

Mister Pioli ha detto bene: “Teniamo i piedi per terra”. In una frase, il senso di questo Milan: con una coperta molto lunga, numerose possibilità, un’unione di rara bellezza, collaborazione costante tra tutte le parti di questo club. Un progetto che ora è una costruzione, 23 risultati utili consecutivi conducono ad un momento di rara bellezza.