Pragmatismo e teoricità non possono coesistere? La prova vivente che queste due differenti situazioni sappiano in qualche modo combaciare, in questo caso in ambito calcistico, è fornita dal Milan. I rossoneri hanno trasformato in realtà quello che sembrava poter essere soltanto un sogno, appena un anno e mezzo fa: lo scudetto.
IL MILAN A DUE FACCE
La squadra allenata da Stefano Pioli, grazie al lavoro e allo spirito di sacrificio, ha incredibilmente conquistato il tricolore della scorsa stagione contro ogni pronostico e in tempi a dir poco anticipati. Sulla stessa linea, però, a distanza di quasi due mesi lo stesso Milan, la stessa dirigenza, gli stessi uomini, faticano a traslare la concretezza ed il pragmatismo visti sul rettangolo di gioco, anche in ottica calciomercato.
Un nuovo proprietario, tanti nomi, qualche promessa di troppo nel raccontare che sarebbe stato, o forse sarà (?), un Milan attento a rinforzare la rosa in maniera corposa ma soprattutto competitiva. Nulla di tutto questo, al momento. Perché il club rossonero fa enorme fatica a far decollare tutte le sue trattative: da quelle che sembravano chiuse da qualche mese, Botman o Renato Sanches, fino ai nuovi obiettivi, come De Ketelaere e Ziyech.
Questo Milan a due facce, tra concretezza e teoria, ha necessariamente bisogno di affermarsi anche sul calciomercato. Manca un mese esatto all’inizio del nuovo campionato; un campionato in cui i rossoneri scenderanno in campo con il tricolore sul petto undici anni dopo l’ultima volta. Uno scudetto che però, senza i necessari investimenti, rischia di passare come una meravigliosa ma fugace meteora, lasciata al caso, mentre tutti gli altri si rinforzano e crescono…