Che bel Tommaso Pobega! A cinquantacinque da quell’Atalanta-Milan che è valso il ritorno in Champions League dopo sette anni, ieri i ragazzi di mister Stefano Pioli sono tornati in campo per la prima amichevole della stagione 2021/2022. Buone le indicazioni per il tecnico nel match contro la Pro Sesto, con i rossoneri che hanno mostrato tante cose positive, a maggior ragione se si considera che la rosa non era al completo, dati i giocatori ancora in vacanza. Tra le note più positive che Pioli ha potuto immagazzinare, dicevamo, c’è sicuramente la prestazione di Tommaso Pobega. Certo, l’avversario non era il più probante del panorama calcistico, ma i quarantacinque minuti messi in campo dall’ex Spezia sono stati sicuramente di alto livello.
Pobega non è più l’ultimo arrivato
Oltre che le capacità tecniche, a colpire sono state principalmente quelle “caratteriali”: il classe 1999 si è fatto sentire con autorevolezza in mezzo al campo, dirigendo i compagni anche con la voce, facendosi sempre vedere nella manovra e dimostrando a mister e compagni di essere pronto a prendersi responsabilità nel gioco. Chiaro è che le valutazioni sul giocatore non possono essere – e non sono – esclusivo frutto di un tempo contro la Pro Sesto in un’amichevole di metà luglio, ma sono rafforzate da un anno in Serie B in cui ha sfiorato la promozione da protagonista con la maglia del Pordenone, da un anno di Serie A con sei gol e tre assist all’attivo, ed anche da un percorso importante con l’Under-21 di Paolo Nicolato. Insomma, una serie di fattori che dimostrano che il ragazzo al Milan può starci eccome, se non immediatamente comunque nell’immediato futuro.
Il Milan non perda il controllo sul ragazzo
Ecco perchè, a modesto parere di chi scrive, il club rossonero farebbe assolutamente bene a non lasciarsi sfuggire un suo asset con tali potenzialità. Fargli fare magari un anno “di apprendistato” accanto a Kessie e Bennacer sarebbe la soluzione migliore, a maggior ragione in una stagione ricca di impegni e nella quale l’algerino e l’ivoriano salteranno un mese di campionato a causa degli impegni in Coppa d’Africa. Inutile girarci intorno: al Milan serviranno cinque mediani e, piuttosto che cedere Pobega ed acquistarne altri due da affiancare ai suddetti e a Tonali, sarebbe meglio tenere il nativo di Trieste e investire i fondi del mercato altrove. Il tutto a maggior ragione se l’eventuale cessione dovesse avvenire a beneficio di una diretta concorrente come l’Atalanta e per una cifra onestamente non congrua al valore del giocatore, come lo sono i dodici milioni di cui si narra. Del resto, lo stesso Pobega lo ha dichiarato nell’immediato post partita di ieri: “Ho voglia di far bene e mettermi in mostra“. E Tommy, questa possibilità la merita tutta.