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Pioli a Milan TV: “Bello sentirsi amati, godiamoci la festa ma continuiamo a lavorare per alzare l’asticella”

Mister Stefano Pioli è intervenuto ai canali social del Milan rilasciando una lunga intervista dove racconta la stagione rossonera culminata con la vittoria dello scudetto. Queste le sue dichiarazioni:

Nel corso di una stagione tutte le partite sono importanti, tutte sono state decisive. Alcune le abbiamo definite più pesanti di altre come gli scontri diretti ma anche quelle che sulla carta sembravano più semplici alla fine si sono rivelate complicate. Il successo è dato dalla continuità che abbiamo avuto dall’inizio alla fine non perdendo mai di vista il nostro modo di giocare, le nostre qualità, le nostre caratteristiche e credendo in quello che facevamo. Questo è stato il segreto dei nostri giocatori. 

La prima telefonata che ho fatto è stata a mia mamma che non se l’è sentita di venire allo stadio, tutte le altre persone della mia famiglia erano lì che mi hanno seguito da sempre. Sa che ho vinto qualcosa di importante ed è sempre stata orgogliosa e felice del mio cammino, sia da calciatore che da allenatore. Ho fatto tutto quello che desideravo e credo che sia la cosa più bella fare della propria passione un lavoro, i miei genitori mi sono stati sempre vicini. Siamo tre fratelli, una famiglia come tante ma con la grande passione per il pallone.

Non ho mai fatto caso più di tanto a quello che si diceva fuori, è anche normale, io però ho sempre avuto la mia idea. È sbagliato considerare vincenti solo gli allenatori che alla fine alzano un trofeo, ma bisogna considerare vincenti tutti quelli che centrano l’obiettivo per il quale erano stati chiamati. Io tante volte ho fatto bene ma per vincere ci vogliono un po’ di cose: dirigenza, società e giocatori di livello. Quando li ho avuti ho vinto anche io. Ringrazio il club, Maldini e Massara che mi hanno scelto quando potevano scegliere altri colleghi e mi hanno sostenuto soprattutto nei momenti delicati. È facile sostenere quando le cose vanno bene, quando arrivano i risultati. Tra noi si è creata una sinergia che ci ha permesso di dialogare, discutere, confrontarci spesso e questo ha fatto trovare soluzioni e migliorare il mio lavoro. Devo dire grazie a loro e ai miei giocatori, senza il loro talento non si può vincere un campionato come la Serie A. Io da quando sono al Milan ho messo il massimo impegno in tutto e loro mi hanno dato sempre tutto, solo così si può crescere e fare un percorso così positivo e continuo come quello che abbiamo fatto noi.

Non ci siamo sentiti appagati dall’obiettivo della scorsa stagione, questo è grazie al mix tra giocatori esperti, con una mentalità incredibile, Zlatan, Simon, Olivier, vogliono sempre competere per vincere e l’hanno trasmessa ai più giovani che pensavano di migliorare e crescere. Noi dal primo giorno che ci siamo ritrovati abbiamo pensato di migliorare il campionato scorso e spesso gli ho ripetuto: “Ma se finissimo ancora secondi saremmo contenti? No”, questa motivazione ci ha spinto a cercare di crescere e lavorare con determinazione per fare sempre meglio. 

Leao e Tonali? Li ho visti dal primo allenamento che erano migliorati, era successo qualcosa, gli è scattato qualcosa. Succede ai giocatori giovani e di talento, ho trovato ragazzi volenterosi, diligenti, non permalosi. Li ho trovati cambiati dopo le vacanze, può darsi che avevano bisogno di metabolizzare e concentrarsi. Sto comprendendo adesso quello che è stato il nostro percorso e le emozioni dei tifosi. Il coro che mi fanno mi fa emozionare, la cosa più bella è che me l’hanno fatto quando ancora non avevo vinto niente. I tifosi sanno riconoscere la qualità, la professionalità di chi lavora nel proprio club e questo è un riconoscimento più bello di tantissimi altri titoli o articoli di giornale che ci possono essere da oggi in poi. Mi trasmettono stima e rispetto che mi riempie d’orgoglio.

C’è disponibilità da parte di tutti, per molti è stato un percorso di due anni e mezzo in cui hanno messo delle basi per avere dei concetti di gioco molto chiari. Noi prepariamo partita per partita per trovare soluzioni vantaggiose in entrambe le fasi di gioco e non sempre sono le stesse rispetto alla partita precedente perché cambiano gli avversari e le loro posizioni. Noi le teniamo in considerazione mantenendo il nostro stile di gioco, la nostra identità e la nostra mentalità che penso siano state le nostre armi migliori. 

Quando parla Paolo bisogna ascoltare e capire cosa c’è nel DNA del nostro club e della nostra storia. Oggi festeggiamo ed è giusto perché è stata un’annata importante con un risultato incredibile ma dobbiamo comunque pensare di alzare l’asticella e migliorarci anche l’anno prossimo perché siamo il Milan, la storia che abbiamo appena cominciato a scrivere noi fa parte di un passato glorioso e vogliamo cercare di tornare ad essere competitivi sia in Italia che in Europa, pensare di fare sempre meglio ed avere giocatori così motivati è la strada giusta per continuare a pensare in grande.

Champions League? Molto della crescita della squadra sta in quell’esperienza lì. Abbiamo capito dove sta il livello alto, abbiamo provato a salire di gradino in gradino per avvicinarci. Ovviamente abbiamo incontrato squadre fantastiche, il Liverpool è anche arrivato in finale. Ci ha aiutato e motivato, anche le prestazioni non positive contro il Porto ci hanno fatto capire quanto sia diversa l’intensità e la qualità del calcio europeo. L’obiettivo è competere anche in Europa contro formazioni molto forti. La Champions è di altissimo livello, essere in prima fascia può aiutarci ma è chiaro che dovremo essere forti e competitivi per passare il girone. 

È bello sentirsi amati, mi gratifica tanto e mi riempie di emozioni, le sto assaporando e gustando tutte. Da domani saremo già concentrati per la prossima stagione, per migliorare ed intervenire ma adesso godiamocela perché abbiamo fatto uno sforzo incredibile per arrivare fin qui“.

Maldini Pioli
Maldini festeggia con Pioli – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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