Nel match di questa sera contro la Fiorentina, mister Stefano Pioli si troverà ad affrontare uno dei tecnici che lo ha messo maggiormente in difficoltà in questo ultimo anno e mezzo, quando il suo Milan è parso per molti imbattibile. Come ricorda La Gazzetta dello Sport, infatti, tra le “giornate no” di Stefano Pioli da quando allena i rossoneri, una delle più nere s’è materializzata a La Spezia nove mesi fa. Era il 13 febbraio, ed il Diavolo primo in classifica perde malamente per 2-0 contro la squadra allora allenata da Vincenzo Italiano, oggi tecnico dei Viola.

Chissà se qualche fantasma abbia fatto capolino, ma c’è da dire che il Pioli rossonero non ha mai perso due volte di fila contro lo stesso allenatore. Ha saputo trovare le contromisure per correggere il tiro contro Gasperini e la sua Atalanta, Pirlo e la sua Juventus, Galtier e il suo Lilla: tutti tecnici che l’avevano sconfitto, così come quest’anno con Conceicao (Porto) e Simone Inzaghi (Inter) che l’avevano battuto nell’ultima sfida diretta.

Questa sera, Italiano e Pioli dovranno mostrare la capacità di adattamento all’emergenza. Perché, tra infortuni e squalifiche, non potranno schierare la formazione titolare. Restano le certezze tattiche: la Fiorentina col suo 4-3-3, che diventa 4-1-4-1 in alcuni spezzoni di gara; il Milan con l’intoccabile 4-2-3-1. Sistemi di gioco, numeri che gli allenatori invitano sempre a prendere con le pinze, perché poi contano meccanismi e movimenti. È lì che si gioca la partita a scacchi. E Pioli non ha nessuna voglia di sorbirsi un’altra lezione di Italiano.