Si è da pochi minuti conclusa la conferenza stampa con cui Stefano Pioli ha presentato Milan-Sassuolo di domani sera. Di seguito le parole di Pioli:

Sulla presenza dei tifosi allo stadio, anche domani 70000: “È la conferma che abbiamo una tifoseria incredibile, si contraddistingue soprattutto nei momenti delicati: loro ci sono sempre. È un patrimonio da salvaguardare: tocca a noi meritarci questo ambiente”.

Su che settimana è stata: “Settimana di lavoro, siamo solo concentrati sul migliorare il nostro presente, il mio e della squadra. Dobbiamo cercare di mettere in campo domani una prestazione convincente e vincente”.

Sul ritorno di Gabbia: “Non parlo perché il mercato non è ancora cominciato. Il club si è dato disponibile per cercare di coprire le difficoltà che abbiamo, ma dipenderà dalle opportunità”.

Su che emozioni rievoca il Sassuolo: “Inevitabile pensare allo scudetto, ma è anche giusto ricordare le ultime gare a San Siro”.

Se domani è l’ultima spiaggia: “Non dev’esserlo. Noi tutte le volte che scendiamo in campo, dobbiamo uscire con la consapevolezza di aver dato tutto. Abbiamo commesso degli errori che hanno abbassato il livello della nostra partita a Salerno”.

Su cosa gli fa paura per domani: “Io non ho paura, vorrei che la squadra esprimesse tutto il suo potenziale. Sicuramente dobbiamo avere distanze migliori sul campo, essere più compatti di come siamo stati a Salerno”.

Su Ibrahimovic a Miami: “Dovete farla a lui questa domanda. Aveva già preso quest’impegno prima del suo ritorno, ma non penso sia questo il problema. Non vedo niente di particolare”.

Se è stato messo in discussione dalla società: “Cardinale non l’ho sentito, l’ho visto qui l’ultima volta un mese fa, poi mi relaziono con i dirigenti qui a Milanello. Ho vissuto questa settimana lavorando, molto, festeggiando il Natale in famiglia. È sbagliato pensare al futuro in questo momento, non di Pioli, ma del Milan: ora bisogna pensare al presente, tornare alla vittoria davanti ai nostri tifosi perché ne abbiamo bisogno tutti”.

Se ha sentito Ibra: “L’ho sentito tramite messaggi per capire le sensazioni sulla squadra, come sempre è accaduto da quando è tornato”.

Se gli infortuni possono condizionare giocatori nel fare uno scatto in più: “Dovresti vedere come si allenano i giocatori. Non vale tanto quello che dico, perché conta come ci alleniamo, ma dobbiamo anche dimostrare sul campo. I giocatori vogliono stare insieme e superare la difficoltà”.

Sulle cose positive ultimamente: “Continuiamo a creare tante occasioni da gol, ma dobbiamo anche sfruttarle meglio”.

Se alcuni leader della squadra come Theo Hernandez e Leao devono far di più nelle difficoltà: “No, non si può dire. È sbagliato parlare di società, di allenatore, di giocatori come entità suddivise. Siamo un gruppo di lavoro che cerca di migliorare insieme ed è consapevole che non sta rendendo come avrebbe dovuto. Tutti possiamo far meglio”.

Sul rendimento di Theo e Leao: “Rafa viene da un infortunio. Voi pensate che sia normale che un giocatore si fermi un mese, ma non è così. Ci vuole tempo, soprattutto a lui che ha bisogno di strappi. Theo sta dando una disponibilità incredibile per coprire un ruolo non suo. Poi tutti possiamo far meglio”.

Sul problema di questa stagione: “Non abbiamo avuto continuità. Spiegazione? È difficile. Giocatori nuovi con poco senso di appartenenza? Sono forti e si sono calati subito nel nostro spirito e nel nostro gioco. Poi è normale che serva del tempo per adattarsi in questo campionato. Non so se sia il più bello, non credo perché c’è la Premier, ma è il più difficile per le pressioni. La nostra difficoltà è che a volte siamo anche discontinui all’interno della stessa partita. Siamo concentrati molto per risolvere questa situazione”.

Se Bennacer e Chukwueze ci saranno in Coppa Italia: “Ne stanno parlando, ma non abbiamo ancora la certezza. Loro avrebbero l’obbligo di presentarsi domenica dopo la partita, ma ci sono trattative tra i loro ct e i dirigenti”.

Sul perché dei troppi gol subiti: “Non siamo stati compatti, a volte è colpa dei 5 che stanno sotto, altre volte dei 5 che stanno avanti”.

Su Giroud, che in Serie A a San Siro non segna da 4 mesi: “La ricerca ossessiva del gol non c’è, ma essendo un goleador la mancanza al gol non può fargli bene. Di solito con un periodo così lungo, prima o poi i numeri vengono smentiti”.

Sulla magia che si è persa: “Non è questione di incantesimo, ma di quanto giustamente abbiamo alzato le aspettative. È normale che cinque stagioni fa il terzo posto in classifica sarebbe stato accolto come una cosa positiva, mentre ora come negativa. Chi ha creato quest’ambiente? I tifosi che sono fantastici e il gioco della squadra. Loro ci sono ancora, anche domani, mentre il gioco della squadra deve migliorare”.

Sul Sassuolo: “Lo abbiamo guardato tanto. È una squadra che costruisce tanto, fa tanti gol, ma ne subisce tanti. Ha due esterni di grande qualità e centrocampisti che si inseriscono con i tempi giusti”.

Se manca un po’ in cattiveria: “Chi ha giocato sa che parlare in campo serve molto e noi sotto questo punto di vista possiamo crescere tanto”.

Su domani: “Il Milan deve vincere domani perché abbiamo bisogno di punti. Poi è chiaro che non possiamo pensare di rimediare una parte della stagione solo domani, è ancora lunga e c’è ancora margine per fare bene. Pazienza? È vero, ma abbiamo bisogno di dare continuità, va trovata il prima possibile non tra qualche mese“.

Sul Sassuolo che vince con le big: “Si vede che è molto motivato in queste partite. Quando le vince, vuol dire che ha tanta qualità“.

Sul secondo tempo con la Salernitana: “A Salerno ci sono stati tanti episodi anche per vincerla. La realtà è che quando parliamo tra di noi di avere continuità di atteggiamento e performance dentro la partita, ci sono situazione che vanno interpretate meglio”.

Su cosa cambierebbe nel 2024 rispetto al 2023: “Una c’è, ma non c’è bisogno di dirlo secondo me”.