Non è una scelta semplicissima. Se si pensa al mese di febbraio, la retroguardia a tre è stata una geniale intuizione di Stefano Pioli. Se si pensa al mese di marzo, invece, la difesa è stata colpita, tanto quanto il pallottoliere di gennaio. Cinque partite senza subire gol. Ottavi di finale di Champions League superati con due clean sheet, sia per Tatarusanu che per il rientrante Maignan. Non c’era nemmeno l’ombra di un nuovo crollo, e invece…
“Contro il Napoli, dopo la sosta, potremmo tornare alla vecchia difesa a quattro, valuteremo tutto“. Lo ammette lo stesso allenatore. Come se, contro il Napoli, servissero garanzie, un ripartire da zero nel calcio matto e bello di Pioli, quello scudettato.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, i due centrali se la giocano. Tomori è in confusione, ma è il leader. Kalulu non ha trovato le giuste indicazioni, e sembra perdersi con facilità i propri uomini. Thiaw è una scommessa vinta, ma anche lui nelle ultime uscite ha sofferto qualche amnesia. Kjaer si lamenta dalla Danimarca del suo minutaggio, ed in effetti potrebbe toccare a lui di nuovo. Pioli può sacrificarne uno per far tornare Calabria come terzino destro di ruolo e combattere l’intoccabile Kvaratskhelia nei 3 scontri con gli azzurri di Spalletti.