“Il Milan è grande e rimane tale, un club incredibile. Lo sanno tutti. È diverso dal Leverkusen che è un piccolo club, ma gioca sempre in Champions League. Sono venuto a Milano con tutto il cuore e voglio giocare in Champions con i rossoneri. È lì che deve essere il club. Penso sia il momento in cui devo decidere bene perché la prossima stagione è l’ultima. Ora ho 7 partite davanti a me. Ho iniziato bene dopo il coronavirus e voglio continuare così, poi vedremo cosa succederà in futuro. Devo decidere con il mio agente. Amo il Milan ed è fantastico per me indossare il numero 10 perché so i grandi giocatori che l’hanno avuto“. Quelle che avete appena letto sono le parole che Hakan Calhanoglu ha pronunciato ieri in un’intervista a Goal.
Ventisette anni e solo venti presenze in Champions per Calha
Dichiarazioni, quelle del centrocampista turco, che hanno fatto molto discutere i tifosi del Diavolo, perchè di fatto Hakan tiene sulle spine il Milan in vista del futuro, che non è scontato sarà tinto di rossonero. Il contratto di Calha scade il prossimo anno, e dunque la società dovrà sbrigarsi a presentargli una proposta di rinnovo convincente per evitare di iniziare la prossima stagione con un giocatore in scadenza, con tutte le note problematiche che questa situazione comporta. A parere di chi scrive, le dichiarazioni del numero dieci rossonero non dovrebbero meravigliare più di tanto chi segue le sorti milaniste: Calhanoglu, infatti, compirà 27 anni il prossimo febbraio ed è, pertanto, nella fase cruciale della sua carriera, quella nelle quale le scelte pesano il doppio. Il nativo di Manheim ha disputato finora soltanto venti partite in Champions League (col Leverkusen), e quando fu acquistato dal Milan tre anni fa, gli fu presumibilmente prospettato un progetto che mirava a tornare in breve tempo nella massima competizione europea. Cosa che evidentemente non è accaduta per il momento, e non accadrà nemmeno il prossimo anno.
Il Milan sarà in grado di puntare al quarto posto?
Ecco perchè ci pare più che legittima l’ambizione del ragazzo di voler giocare la Champions, che lui ha detto preferirebbe farlo in maglia rossonera. Ma il Milan sarà in grado di lottare per il quarto posto il prossimo anno? Rangnick stima moltissimo Calhanoglu, che quasi sicuramente sarebbe titolare anche col manager tedesco, dopo esserlo stato con tutti i tecnici che si sono succeduti a San Siro dal 2017 ad oggi. Ma probabilmente non è la questione minutaggio a fargli dire “Penso sia il momento in cui devo decidere bene, vedremo cosa succederà in futuro”, quanto piuttosto la volontà di capire realmente se le sue ambiziosi si sposano con quelle del nuovo corso rossonero che si appresta ad iniziare il prossimo 4 agosto, o se di contro rischia di firmare un rinnovo e poi vedersi ancora negata la possibilità di calcare i più grandi stadi del Vecchio Continente.
