Tra le note positive della trasferta in Emilia per il Milan non può che esserci anche Pierre Kalulu. Il terzino destro francese non ha disputato una delle sue migliori gare sin qui in rossonero, complice anche una posizione diversa e da perfezionare sul terreno di gioco. Detto ciò, però, si possono iniziare a tirare delle somme sulla sua prima stagione in prima squadra.

Il club milanese lo ha infatti prelevato dal Lione, squadra nella quale non aveva ancora debuttato. Il debutto è arrivato quest’anno, prima in Europa League e tre giorni dopo, il 13 dicembre, in Serie A, proprio contro il Parma. Una squadra che è nel suo destino quindi. Dopo un girone intero, tra presenze e panchine, come si è comportato il francese in una trasferta cruciale per le ambizioni Champions del Milan?

La prestazione contro il Parma

Stefano Pioli ha giustificato la preferenza per Kalulu piuttosto che Dalot per ragioni di natura tattica. Il numero 20 francese è un giocatore più attento in fase difensiva e tenderebbe meno a spingersi in attacco. Il tecnico rossonero ha pensato di organizzare i suoi nella sfida contro i ducali con una difesa a 3 mascherata in fase offensiva, con l’ex Lione bloccato nei 3 dietro, a protezione da eventuali ripartenze di Gervinho.

Una mossa che ha ripagato, poiché l’esterno ivoriano non ha praticamente mai creato alcuna situazione pericolosa. Se si guardano i dati della partita di Kalulu si possono notare due aspetti contrastanti, uno positivo ed uno negativo. Il primo riguarda il numero di palloni recuperati, 8, maggiore di qualsiasi altro compagno in campo. Il secondo, invece, riguarda i duelli aerei vinti: 0/3. Lo stesso giocatore ha commentato lucidamente nel post-partita la sua prestazione, individuandone spunti per migliorare.

La strada verso il miglioramento

L’ultimo aspetto elencato qui sopra è chiaramente un punto sul quale il terzino transalpino dovrà migliorare, anche se l’altezza di 179 cm non lo aiuta. Un altra situazione sul quale può e deve crescere è la precisione nei cross. Lo stesso Davide Calabria fino a poco più di un anno fa non aveva una grande capacità nel telecomandare le palle messe in mezzo all’area per i compagni. Troppe volte in questa stagione Kalulu ha sbagliato quest’ultimo passaggio per imprecisione e forse anche per mancata conoscenza completa dei movimenti dei compagni.

Non bisogna mai dimenticare in queste analisi di tenere sempre a mente quanto già ribadito: è la prima stagione in prima squadra al Milan, non ad una squadra qualunque. C’è voluto e ci vorrà ancora tempo per ambientarsi al meglio, ma la sensazione è che i rossoneri hanno in mano un grande prospetto per il futuro prossimo. Versatilità, affidabilità, velocità, attenzione: Pierre Kalulu può essere la riserva di Davide Calabria nella prossima stagione e chissà, forse anche qualcosa in più… il numero 2 rossonero è avvisato.