Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Ecco, la storia di Salvatore Bocchetti al Milan non si può riassumere con una romantica affermazione di Antonello Venditti, ma l’ex difensore ed oggi tecnico dell’Hellas Verona ha avuto una parentesi milanista. Oggi, ritrova il club campione d’Italia ma da rivale, seppur non abbia ancora il patentino da allenatore.
Bocchetti si è fatto conoscere in Italia come un difensore centrale al Genoa, prima di fare l’esodo in Russia nel 2010, al Rubin Kazan (come spesso è avvenuto in quegli anni, per esempio con Criscito). La sua presenza a livello di Nazionale ha risentito di questo trasferimento, portandolo fuori dai radar di Coverciano. Il Milan però nel gennaio 2015 ha bisogno di caricare una rosa spompa e delusa dalle prestazioni in Serie A, e decide di puntare su una coppia che non ha emozionato moltissimo i tifosi. Bocchetti e Paletta arrivano a Milano, non contribuendo a nessun traguardo (il Milan di Inzaghi arriverà decimo in classifica), e il centrale napoletano collezionerà solo 8 presenze, venendo rispedito poi in Russia, stavolta allo Spartak Mosca che lo aveva ceduto in prestito.