L’ex difensore rossonero Christian Panucci ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’edizione odierna di Repubblica: “Una volta appese le scarpe al chiodo, non ho sperperato. Ho seguito il motto che Ariedo Braida mi insegnò al Milan, ovvero arte e mattone. Nel tempo libero mi portava per mostre. Quanto ai soldi, mi consigliò di comprare case. Ho un figlio 19enne che vuol fare l’avvocato. Io alla sua età ero al Milan e regalai casa ai miei. Vivevano in affitto in 50 metri. Le lacrime di papà di fronte al notaio sono il ricordo più bello che ho”.
Sui suoi allenatori: “Con Sacchi non ho mai avuto un buon rapporto, ma, quando ho preso l’Albania, il primo messaggio è stato il suo. Mi sento ancora con Luciano Spalletti, sono grato a tutti, anche a Marcello Lippi”.
Sulla lotta scudetto: “Solo la Juventus può perdere lo scudetto. Dietro ai bianconeri, vedo Inter, Milan, Roma. Ci sono squadre per quattro posti, può succedere di tutto”.
Sul suo futuro: “Sto aspettando la proposta giusta. Pep Guardiola mi ha invitato a Manchester a seguire i suoi allenamenti, ma non voglio essere di troppo. Lui è un maestro”.