DONNARUMMA 6 -Incolpevole su tutti e tre i gol, nel primo tempo respinge una punizione ravvicinata di Ilicic e per poco non gli prende il rigore del 2-0.
CALABRIA 5.5 – Finisce l’incantesimo. Il terzino-tuttocampista di Pioli ritorna sulla Terra e si fa mettere i piedi in testa da un Gosens strabiliante. Non è il peggiore tra i suoi, ma sbaglia molto.
KALULU 5.5 – Una prova tutto sommato buona, a seguire come un mastino Ilicic per tutta la trequarti, macchiata purtroppo da l’errore (determinante) sull’1-0 atalantino. Dopo una serie di ottimi anticipi, è costretto a lasciare il campo anzitempo per una brutta entrata di Hateboer, non sanzionata (dal 57′, MUSACCHIO 5.5).
KJAER 6.5 – Unico pienamente sufficiente, nonostante i 3 gol. Contiene sontuosamente Zapata fino al gol del 3-0 con interventi precisi e autorevoli.
THEO 5 – Serata storta per l’esterno sinistro, che comincia la gara con due discese concluse con due traversoni mosci e senza pretese e continuata con giocate imprecise. Soffre non poco le discese di Hateboer come il collega Calabria dall’altra parte.
KESSIE 5 – Opaco. La peggiore prestazione dell’ivoriano dal post lockdown. Oltre a perdere molti palloni, macchia la sua prova con un’ingenuità che costa il rigore che – di fatto – chiude una partita cominciata già male.
TONALI 5.5 – Meglio di Kessie, ma non basta. Il mediano ex Brescia comincia con buon piglio, ma – complice anche lo scarso rendimento del collega – si spegne nel corso del match, limitandosi al compitino.
CASTILLEJO 5 – Che fine ha fatto Samu? Lo spagnolo, che nel finale della scorsa stagione aveva impressionato tutti per grinta e qualità, è protagonista di una prestazione scialba. Fatica a creare superiorità numerica sulla destra e non fa filtro su Gosens, lasciando Calabria inerme (dal 70′, MANDZUKIC 5.5).
MEITE 5 – Il trequartista non è affar suo. La scelta di Pioli di schierarlo nei panni dell’allegriano Boateng, ovvero incursore con il compito di spezzare sul nascere le trame bergamasche, fallisce miseramente e infatti il progetto si interrompe dopo i primi 45′. Anche se le colpe in questo caso non sono di Meite, dal ragazzo ci si aspetta più coraggio e destrezza col pallone tra i piedi (dal 46′, DIAZ 6).
LEAO 5.5 – Fa ben sperare dopo i primi 10′. Poi, come suo solito, spegne la luce e veste i panni del Leao lezioso, snervante, molle. Aveva la responsabilità di tenere occupato Hateboer con le sue progressioni: missione fallita (dal 70′, REBIC 5.5).
IBRAHIMOVIC 5.5 – Nonostante una prestazione grigia, gli unici pericoli nascono da qualche suo (tentativo di) giocata. Romero lo sovrasta per quasi tutta la partita, ovviamente soffre la difesa con tre marcatori. I trequartisi non lo aiutano ad aprire le maglie nerazzurre.