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Le pagelle di Bologna-Milan: Kessie vale per 3. Leao fantasista per caso, promossi centrali. San Gigio salva il risultato

DONNARUMMA 7.5 – Miracoloso nel primo tempo su Soriano prima, su Dominguez poi: se il Milan va al riposo in vantaggio è praticamente merito suo. Dopo aver subito l’1-2 da Poli (sul quale è incolpevole), salva ancora su Soriano.

CALABRIA 7 – Roberto Mancini sugli spalti avrà sicuramente preso nota. La prestazione del terzino rossonero è autorevole, soprattutto per l’ambivalenza nelle due fasi. Sfiora il gol (che sarebbe il secondo in stagione) in due occasioni, che sarebbe meritatissimo.

TOMORI 6.5 – Buona la prima nel derby, ottima la seconda con il Bologna. C’è da dire che il Bologna fino al gol di Poli davanti non combina molto, ma i suoi interventi in chiusura sono sempre precisi e puntuali. Un giocatore aggressivo e rapido mancava proprio alla squadra di Pioli.

ROMAGNOLI 6.5 – Finalmente il capitano! Out Kjaer, il numero 13 rossonero ha sempre faticato; oggi invece guida magistralmente il reparto, giocando d’anticipo come in occasione dell’azione da cui nasce il secondo rigore.

HERNANDEZ 6 – Tutto bene fino all’82’, quando per esagerare nel dribbling fa ripartire il Bologna che con Poli fa 1-2, regalando ai rossoneri 15 minuti da thriller. Prima dell’errore, la prova è buona: colpisce il palo su punizione, affonda sulla sinistra e contiene Orsolini con importanti diagonali difensive.

KESSIE 7.5 – Ovunque. Ad un certo punto della partita sorge spontaneo chiedersi se in campo ci sia anche un suo sosia perché nel giro di pochi secondi si vede in difesa a recuperare palla e poco dopo in avanti a rimorchio dell’azione offensiva. Si incarica del secondo rigore assegnato da Doveri e non sbaglia, a differenza di Ibra. L’azione in copertura dell’ultimo minuto è l’immagine della sua gara: arcigna, generosa, eroica.

TONALI 6 – Prova timida del centrocampista ex Brescia, che il mostruoso Kessie rischia di far sembrare più inadeguata di quello che realmente è (dal 62′, BENNACER 6 – Si ritrova in campo forse nel momento peggiore dell’incontro, con la squadra forse esageratamente rilassata. Dopo il gol rossoblu perde calma e lucidità, perdendo palloni che rischiano di rivelarsi sanguinosi).

SAELEMAEKERS 6 – Preziosissimo nel finale. La prova del belga è incolore fino alla rete di Poli. Con un Bologna nei minuti finali riversato quasi completamente nell’area rossonera, le sue ripartenze e la capacità di far salire la squadra si rivelano provvidenziali per portare una partita che fino all’82’ sembra in cassaforte.

LEAO 7 – Che trequartista! Schierato dietro Ibra nonostante lo scetticismo generale, il portoghese mette in scena una delle sue migliori prestazioni della stagione. Propizia il rigore dell’1-0, imbecca Zlatan in un paio di occasioni, dove è bravo Skorupski. Ma non solo: proprio come fa l’assente Calha, lega bene i reparti e si applica in copertura. Se riuscisse a diventare più cinico sottoporta, sarebbe il giocatore perfetto (dal 72′, MANDZUKIC 6).

REBIC 6.5 – Una prova a luci ed ombre, resa positiva dal killer istinct che gli fa fare 1-0 in tapin dopo l’errore di Ibra dal dischetto. Nella seconda parte di gara, la carenza di ossigeno lo rende più irruento e aggressivo e Pioli giustamente lo cambia (dal 62′, KRUNIC 5.5 – Entra per dare sostanza al posto di un annebbiato Rebic, ma dopo che il Bologna accorcia le distanze va in affanno e perde lucidità e sicurezza. Ancora inadeguato).

IBRAHIMOVIC 6.5 – Basta rigori! Il campione svedese fallisce l’occasione per fare 500 sbagliando dagli undici metri per la quarta volta in questa stagione. Nonostante questo, la sua prova è determinante. Per le sponde, per la funzionalità a tenere alta la squadra, per aver propiziato il secondo rigore (che poi non calcia lui, fortunatamente). Qualche scoria da derby in ogni caso c’è e si vede…

PIOLI 6.5 – Azzecca la mossa Leao trequartista e gli va dato merito. In assenza di Leao, imposta la partita sul lancio a cercare la sponda di Ibra, e anche questa scelta si rivela vincente. Forse pecca nel consentire troppo relax ai suoi, che paga nel finale con quegli ultimi 15′ minuti di estrema sofferenza.

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