Ormai sta diventando una cattiva prassi. La sosta delle Nazionali non porta mai buone notizie al Milan ed in quel di Milanello, al rientro ma non solo, si respira sempre aria di emergenza. Dopo tre giornate di campionato apparentemente perfette dal punto di vista fisico – stesso undici titolare in tutte e tre le partite – ecco che qualcosa comincia a scricchiolare.

Alla quarta giornata, forse quella più importante del primo ciclo della nuova stagione, il derby, Stefano Pioli dovrà fare i conti con alcune importanti defezioni che sicuramente non stanno facendo dormire sonni tranquilli al tecnico ed ai tifosi rossoneri. La prima non è di natura fisica bensì disciplinare. La squalifica di Tomori infatti farà mischiare le carte difensive che non partivano con due jolly nel mazzo ma che nelle prime tre partite avevano fatto registrare numeri importanti.

All’assenza del titolare risponde anche quella del sostituto. Il problema in casa Milan è infatti doppio. L’infortunio di Kalulu ha fatto eco a quella che sarà una mancanza destinata a farsi sentire. Il francese è alle prese con un problema muscolare che con ogni probabilità gli farà saltare il derby e forse non solo. Un infortunio capitato a Milanello ad uno che con la Nazionale non era partito. Davvero strano ed insolito. Grottesco. Sicuramente sfortunato.

Ogni maledetta sosta

E la sfortuna infatti, sembra vederci benissimo. Dal ritiro della Francia (sempre da lì) è da giovedì che arrivano brutte notizie per il Milan. Quel ritiro francese che aveva visto fermarsi per ben due volte Maignan negli ultimi due anni. Quel ritiro francese che ha rimandato per primo a casa Olivier Giroud e che per qualche seduta non ha visto partecipare Mike e Theo. Attimi di paura, brividi, per tutti i tifosi rossoneri.

Giovedì sera contro l’Irlanda Giroud si ferma dopo qualche minuto per un colpo alla caviglia, l’allarme sembra essere rientrato ma poco più tardi ecco che scatta di nuovo. Oli si toglie la scarpa, il dolore è tanto, il cambio è forzato. Dalla panchina le immagini non sono rassicuranti ma a fine partita ci pensa il 9 stesso a tranquillizzare tutti. Per fortuna.

“Sto meglio, non sono preoccupato. Derby? Penso di farcela“, le sue parole sono una boccata d’aria per tutti i rossoneri. La caviglia è la stessa che lo aveva tormentato nel finale di stagione scorsa dopo il colpo subito da Kim in Champions League ma gli esami non hanno evidenziato nulla di grave e nei prossimi giorni si capirà con più precisione se potrà o meno essere della partita sabato. Nel frattempo lui è rientrato alla base.

Nessun problema grave, ma solo tanto spavento invece quanto emerge dalle situazioni Maignan e Theo Hernandez. Il portiere ha saltato un allenamento, quello del venerdì, il terzino qualcuno in più ma si è scoperto successivamente che per entrambi è stata soltanto una normale gestione. Altrettanto normale però, a meno di una settimana dal derby, l’apprensione dei tifosi i quali trattenevano il fiato ad ogni notizia e ad ogni aggiornamento che arrivava dalla Francia. Partiti entrambi titolari contro la Germania di Thiaw – scelta discutibile, forse sì, forse no -, possono considerarsi abili e arruolabili. Si spera.

Quello che non si spera più è invece di dover pagare il conto delle Nazionali. Ogni maledetta sosta il Milan ne esce ridimensionato e con le ossa rotte (in tutti i sensi). Da piccoli problemi che poi diventano enormi, a rischi inutili per partite altrettanto inutili come le amichevoli. E con il derby alle porte ogni sfogo ed ogni preoccupazione è lecita, sentenziamo così. Adesso diciamo basta.