Il tema del nuovo stadio del Milan rimane centrale nel futuro della società e del club. Una delle principali novità riguarda le dimensioni che saranno letteralmente quadruplicate rispetto all’iniziale Piano Regolatore. Si passa dai 108.100 mq a 479.373 che dunque comporterà l’aumento del cemento da versare all’interno dell’area verde della zona di San Francesco a San Donato Milanese, location scelta per far sorgere il nuovo impianto.

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una nuova rete viaria, il cui costo sarà suddiviso tra il Comune di San Donato, il Milan e Autostrade per l’Italia, con la costruzione di tre grandi rotatorie, tre nuovi svincoli autostradali e due ponti ciclopedonali.

Per quanto riguarda i parcheggi, la costruzione interesserà alcune aree protette del Parco Agricolo Sud e solo il 24% dei tifosi avrà garantito il posto auto con il pass VIP. Tutti gli altri dovranno cercare un’altra soluzione che coinvolgerà in gran parte i mezzi pubblici, con il 50% che utilizzerà la fermata di San Donato, il 40% che arriverà con la linea M3 e il restante 10% che utilizzerà il trasporto locale. Il progetto dunque avrà un impatto abbastanza significativo sulla mobilità urbana.

Il nuovo stadio del Milan sorgerà su un podio

L’altra novità riguarda proprio l’ambizioso progetto di realizzazione. La notizia, tenuta segreta fino alla sua ufficializzazione, è stata anticipata da un documento di 323 pagine visionato dall’AGI e consegnato a fine settembre da SportLifeCity, la società che possiede l’area dove verrà realizzato l’impianto. Impianto che ospiterà circa 70.000 spettatori, con una superficie di 41.500 mq, sorgerà su un “Podium”, una struttura di estensione pari a 160mila mq e di altezza pari a 8 metri sulla cui copertura verranno costruiti 7 edifici a varie destinazioni d’uso come la sede del Milan, un museo, uno store e un hotel di circa 200 camere. Al piano terra sono previste attività commerciali di food and beverage.