HomeIn evidenzaNon chiamatelo fallimento in caso di mancato scudetto

Non chiamatelo fallimento in caso di mancato scudetto

Quattro giornate alla fine di un campionato combattutissimo, con l’oramai lotta a due tra Milan ed Inter che sancirà chi tra le compagini milanesi alzerà il trofeo il prossimo 22 maggio. Il pensiero tra i tifosi rossoneri è certamente discordante arrivati a questo punto della stagione, in cui persiste la possibilità di lottare punto a punto proprio con l’Inter alla ricerca di un tricolore che, soltanto due anni fa, sembrava un miraggio

Non chiamatelo fallimento

Soltanto un miraggio, appunto. La possibile vittoria del campionato, così come raggiungere la Champions League, addirittura con qualche giornata d’anticipo. In queste due annate, caratterizzate da alti, bassi, crescita, e tanti cambiamenti, il Milan di Stefano Pioli ha fatto un clamoroso balzo in avanti, riportando il club rossonero a risultati e posizioni di classifica a cui aveva sempre abituato prima di questi dieci complicati anni, e oggi si ritrova – appunto – con in mano la partecipazione alla prossima Coppa Campioni. Qualificazione raggiunta trecentosessanta minuti prima della fine di un lungo, sfiancante, meraviglioso campionato.

È proprio sulle basi di questo discorso che emerge una biforcazione lungo il pensiero del tifoso milanista. Obiettivo scudetto contro sogno scudetto. Due concetti differenti, che emergono adesso più che mai proprio perché il Milan è ancora lassù, al fianco dei cugini nerazzurri, pronto a crederci fino alla fine.

Comunque vada, non potrà considerarsi fallimento. Come detto a più riprese da Stefano Pioli, il principale obiettivo del Milan è quello di migliorare rispetto alla passata stagione (79 punti). Non è un discorso prettamente focalizzato sull’accontentarsi, lasciando il tricolore agevolmente nelle mani dell’Inter, ma piuttosto, riconoscere che l’obiettivo principale di questa rosa, fosse raggiungere la Champions League per dare continuità al primo passo fatto lo scorso anno.

Tutto il resto, sarà un plus. Ecco perché lo scudetto, ad oggi, non è uno dei principali obiettivi, ma piuttosto, lo è diventato grazie al lavoro, al sacrificio, al tempo e alla voglia di stare insieme. Vincere lo scudetto sarebbe unico. Non vincerlo, invece, troverebbe coerenza con la crescita graduale di un Milan che, a prescindere da come andrà a finire, non avrà fallito.

Milan-Genoa: l'esultanza di Fikayo Tomori, Rafael Leao, Fodé Ballo-Touré, Junior Messias (Photo Credit: Agenzia Fotogramma) - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Milan-Genoa: l’esultanza di Fikayo Tomori, Rafael Leao, Fodé Ballo-Touré, Junior Messias (Photo Credit: Agenzia Fotogramma) – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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