Giacomo Raspadori ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato della sua avventura a Napoli fino a questo momento, ma non solo. Tra i vari aspetti, anche un retroscena sul passato ed un passaggio sui connazionali che stanno attraversando un periodo complicato per via del caos scommesse.
“Sin da subito essere qui è stato un motivo di orgoglio. Mi avevano cercato Juve, Milan, Inter ma sono felice di giocare nel Napoli, anche per la storia dei calciatori, vorrei ricordare solo Maradona e Juliano, che hanno indossato questa maglia. Io sono ambizioso e sapevo che questo era il luogo giusto: dopo il magnifico tempo trascorso al Sassuolo, avevo bisogno di uscire dalla mia comfort zone, di lottare per uno scudetto e nelle coppe internazionali. All’inizio è stato strano, ma qui c’è energia, si vive la gioia di vivere e si percepisce una passione per il calcio che è febbre e amore vero, collettivo, quotidiano. Sono felice, qui“.
Raspadori conclude: “Ho parlato con Tonali e Fagioli? No, non ho avuto modo. Ma sono due ragazzi di qualità umana, non solo calcistica, e ne usciranno presto e bene. Vale quello che dicevo prima: la velocità del successo può determinare varie reazioni, compresa la sensazione di non avere limiti, e può far perdere la strada anche ai migliori“.