Napoli-Milan, atto terzo. È la terza sfida nel 2023 tra le due squadre in quel del Maradona: le prime due sono terminate con i risultati di 0-4 e 1-1, rispettivamente in Serie A e Champions League. Era aprile, oggi è ottobre: non è più lo stesso Napoli, non è più lo stesso Milan.

In questi sei mesi sono cambiate tante cose. Se torniamo al 2 aprile, data del primo match, ricordiamo oltre alla partita anche un episodio molto particolare: il litigio negli spogliatoi tra Luciano Spalletti e Paolo Maldini. Entrambi non sono più parte dei progetti dei due club, chi per scelta propria e chi per scelta della società. Allo stesso modo non ci sono più Cristiano Giuntoli e Frederic Massara come direttori sportivi. Due terzi dei marcatori dello 0-4 (doppietta Leao a completare) non militano più nei rossoneri e sono Brahim Diaz e Alexis Saelemaekers.

Ad aprile era il Milan a portare il tricolore sul petto, ad ottobre è il Napoli: un passaggio di consegne che ai rossoneri non era particolarmente andato giù. Pioli aveva sorpreso Spalletti con la mossa Bennacer trequartista e aveva fatto scacco matto ai partenopei, già concentrati sul doppio scontro di Champions League. Oggi è Garcia a guidare i padroni di casa: l’obiettivo è incartare e non farsi incartare.

Il duello in Champions League poi si è rivelato fatale per gli azzurri, usciti sconfitti 1-0 all’andata e con un pareggio che sa di sconfitta al ritorno (1-1). Una rivalità che è cresciuta nel tempo, sia tra le squadre che tra i tifosi. Questa sera il terzo atto dell’anno: altissima tensione.