Curiosità, criticità, entusiasmo: il Mondiale in Qatar che parte oggi, domenica 20 novembre, racchiude questo è tanto altro. Per lungo tempo è stato nominato nel dibattito calcistico, ma mai come oggi ci si rende conto che tutto questo è realtà in tutta la sua stranezza. Non è usuale assistere ad un torneo di questo tipo in questo periodo dell’anno e in questa zona geografica. Sarà quindi una novità per tutti, dalle rappresentative nazionali ai club, i quali osserveranno con attenzione la competizione per i propri giocatori e per pianificare eventuali mosse nelle prossime sessioni di mercato.
In questa rubrica vogliamo proporvi anticipatamente dei talenti da seguire in ogni giornata da qui al 18 dicembre, giorno della finale valida per il 1° e il 2° posto, che possano fare al caso del Milan, per il presente e per il futuro, rispettando sempre il modus operandi del club rossonero. Partiamo quindi con Qatar-Ecuador, unica gara in programma nel giorno inaugurale. Ci soffermiamo su un giovane sudamericano, di cui per ora si parla ancora poco, ma che ha una grande opportunità per mettersi in mostra in un palcoscenico così importante: si tratta di Gonzalo Plata.
Milan, ecco Gonzalo Plata: la scommessa sull’esterno
Carta d’identità
Nome e cognome: Gonzalo Plata.
Luogo e data di nascita: Guayaquil, 1 novembre 2000.
Nazionalità: Ecuador.
Ruolo: esterno destro.
Piede: sinistro.
Club d’appartenenza: Real Valladolid.
Club precedenti: Independiente del Valle, Sporting Lisbona.
Costo del cartellino: 5-10 milioni di euro.
La storia
Non è stata un’infanzia facile quella di Gonzalo Plata, nato nel sobborgo più povero di Guayaquil, città ecuadoriana sull’Oceano Pacifico. La madre ha cresciuto lui e i suoi 4 fratelli dopo che il padre ha deciso di lasciare la famiglia.
Il calcio è nelle vene del giovane Gonzalo sin da bambino: si narra che strappasse le pagine dei suoi libri per creare delle palline di carta con le quali poteva palleggiare. La sua passione per questo sport ha sempre avuto la meglio sulla scuola e la madre è stata brava sin da subito nel capire le potenzialità del figlio, non mettendogli i bastoni fra le ruote.
Il suo primo club è stato il Rocafuerte FC che aveva intravisto in lui il talento di un giocatore speciale. All’età di 11 anni, quando anche questa realtà sembrava potesse stare stretta, la decisione di spostarsi a Quito rivelatasi poi decisiva per lui. L’Independiente del Valle crede in lui e viene premiato. I compagni iniziano a chiamarlo “El Diablo” per via delle sue caratteristiche e la stella brilla sempre di più.
Nel 2019 un importante turning point: viene convocato dall’Ecuador U20 nel campionato giovanile sudamericano in Cile. La Nazionale si laurea campione e lui è protagonista, venendo nominato anche nella top 11 del campionato (a cui hanno partecipato anche Rodrygo oggi al Real e Julian Alvarez al Manchester City).
Il 2019 è anche l’anno del suo trasferimento in Europa, a Lisbona dove di talenti se ne intendono. Lo Sporting lo acquista e lo accoglie nel suo settore giovanile, ma non dura tanto la sua avventura con i coetanei perché ben presto viene promosso in prima squadra. L’esperienza non è però così fortunata e nelle due stagioni (2019-2020 e 2020-2021) raccoglie 38 presenze, condite da 4 gol e 4 assist.
Ecco che si apre l’occasione d’oro per lui: giocare per il suo idolo Ronaldo Nazario, proprietario del Real Valladolid. Nella stagione 2021-2022 (in prestito, ndr) è uno dei protagonisti della promozione in Liga della squadra, realizzando 6 gol e fornendo 5 assist in 30 presenze in Segunda Division. Nell’estate viene riscattato dagli spagnoli e si regala la prima annata in Liga che per ora lo ha visto in campo 10 volte, ma senza ancora nessun gol all’attivo.
Caratteristiche tecniche
Un mancino puro sulla fascia destra, fantasioso e molto rapido. Spesso si è parlato della necessità per il Milan di trovare un nuovo esterno destro che possa garantire un maggiore apporto realizzativo e in generale una pericolosità offensiva superiore rispetto a Saelemaekers e Messias: Plata può essere la scommessa.
Ha un buon tiro dalla distanza, ma è anche capace di utilizzare il destro per crossare sul fondo, un fondamentale sul quale deve comunque ancora lavorare. Deve migliorare nella connessione con i compagni, ma può essere quella pedina che fa comodo sia larga sulla fascia, che abile di entrare dentro al campo e creare scompiglio. Da rivedere anche le doti d’inserimento, non una delle sue qualità principali. Altra caratteristica da non sottovalutare è la generosità nelle due fasi, un aspetto a cui Pioli tiene molto, soprattutto se sull’altro lato gioca uno come Rafael Leao.