L’infortunio al polso che ha costretto Mike Maignan ad operarsi, ha portato il Milan ad intervenire immediatamente sul mercato degli infortunati. Lo stop del portiere francese, unito a quello di Plizzari, infatti, avrebbe lasciato Pioli con il solo Tatarusanu a disposizione, affiancato dal giovane Jungdal. In un momento in cui si susseguiranno tante partite importanti, il club rossonero non ha voluto rischiare, ed ecco che ha puntato sull’usato sicuro chiamato Antonio Mirante.
Dopo la fine della sua esperienza con la maglia della Roma lo scorso 30 giugno il telefono del portiere di Castellammare di Stabia non ha smesso un momento di squillare. Come raccolto in esclusiva da MilanPress.it, sono state tante le squadre che hanno bussato alla porta del classe 1983, che porta in dote la bellezza di 368 presenze in Serie A. Un desiderio del portiere concittadino di Gigio Donnarumma era quello di tornare alla Juventus, per magari chiudere la carriere nella squadra che all’età di 17 anni lo prelevò dal Sorrento facendolo approdare nel grande calcio: si era profilata per lui un’occasione da secondo dietro Szczesny, ma poi i bianconeri non hanno voluto (o non sono riusciti) a cedere Perin, e dunque il tutto è sfumato. L’altra scelta del cuore sarebbe stata la “sua” Juve Stabia, che però milita in Serie C ed avrebbe dovuto fare un impossibile strappo al budget per lui.
A quel punto, per Mirante si sono aperte le strade dell’esterno, con in particolare alcune squadre turche che avrebbero fatto carte false per accaparrarselo. Ma Antonio si sente in grado di incidere ancora in un campionato importante come quello italiano, e – attendendo la chiamata giusta – sembrava ad un passo dallo Spezia, che lo stava corteggiando da settimane insieme al Venezia (che poi ha puntato sull’ex Samp Romero). Questo fino a ieri, quando la chiamata del Milan ha sparigliato le carte in tavola: come dire di no al club rossonero? Benvenuto, Antonio Mirante!