“Appena arrivato al Milan ero un ragazzino, oggi sono un uomo“, non smette mai di ribadirlo Rafael Leao diventato l’uomo copertina di un Milan scudettato e che punta sempre più in alto. Sì, uomo. Non bambino o ragazzo. Nonostante la giovane età.
Lo scorso 10 giugno ha compiuto 23 anni. Classe 1999. Giovanissimo. Ma ormai maturo. Ormai pronto per qualsiasi palcoscenico, anche il più prestigioso. Quello della cerimonia del Pallone d’Oro si può annoverare tra uno di questi. La sua 14ma posizione lo certifica e certifica ancora una volta – se mai ce ne fosse bisogno – il talento cristallino del portoghese. Portoghese in grado di superare Cristiano Ronaldo nella classifica finale dopo quindici anni. There’s a new portuguese in town. C’è un nuovo portoghese in città. Con buona pace proprio di CR7 che in allenamento lo osserva volare e sforbiciare (vedere per credere).
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RAFAEL LEAO: DA RAGAZZINO A UOMO IN UNA MILANO TUTTA ROSSONERA
In un’altra cerimonia, quella del Gran Galà del Calcio, Rafa ha presenziato ed è stato protagonista. Due i premi che ha ritirato sul palco. Miglior attaccante insieme a Dusan Vlahovic e Ciro Immobile ma soprattutto Calciatore dell’anno. Dopo l’MVP della Serie A vinto lo scorso maggio sembra il minimo. Eppure non lo è. Non lo è per un giocatore che tre anni fa alternava luce e – tanto – buio in un Milan spaesato. Spaesato come era lui appena arrivato a Milano. Città nuova, campionato nuovo, amici nuovi. Una città che – anche – per merito suo ha visto colorata di rossonero. E ne è rimasto incantato.
Fare la differenza non è facile ma l’impegno e la costanza che ci ha messo Rafa è da esempio per tutti. Non sono poi così lontani quegli anni in cui non riusciva ad incidere. Veniva criticato. Molti lo avrebbero venduto. E non sono lontani neanche gli anni dei sacrifici. Gli sforzi fatti per giocare a calcio. Sin da bambino. Le radici, la famiglia. Quella famiglia che lo accompagna sempre. In ogni occasione o quasi. La foto con mamma e papà che reggono i premi è una delle emozioni più belle della serata.
Un’emozione che il Milan e i suoi tifosi vogliono vivere sempre di più. Ora infatti deve arrivare l’ultimo step. Forse il più difficile. E non è quello di riconfermarsi o rimanere sulla cresta dell’onda. Quello gli riesce bene e gli viene facile. Fuori dal campo invece, quel rinnovo è il tarlo di tutti. I tifosi scambierebbero al volo uno di quei premi vinti con una più semplice penna per firmare quel tanto agognato contratto. Per continuare il percorso di crescita ma soprattutto una storia d’amore. Nata qualche tempo fa e che sta vivendo, da poco, gli anni più belli.