Lo storico portiere della Nazionale italiana Dino Zoff ha rilasciato un’intervista ai microfoni del quotidiano francese L’Equipe. L’argomento della discussione è stato Mike Maignan e il suo impatto con il Milan e il calcio italiano: ecco le sue parole.
“Diciamo che il calcio francese è meno guardato, meno valorizzato e si parla meno nelle emittenti televisive. Di conseguenza, non posso dire che lo conoscessi ed è un peccato: dovevo vederlo prima! Alla fine è qui da poco, ma è un giocatore completo, esplosivo e ordinato nei suoi interventi. La sua personalità è decisiva: quando la difesa sente sicurezza, è solo un fattore positivo“.
Sulla sua capacità con il pallone nei piedi: “Diciamo che invece di sentire o leggere che un portiere è bravo perché gioca bene con i piedi, preferirei che si dica o si scriva che un portiere è bravo perché gioca bene anche con i piedi. È questo ‘anche’ che è decisivo. Altrimenti, potresti anche giudicare la grandezza di un attaccante dalla sua capacità di giocare bene come terzino“.
Sulla sua importanza nella vittoria dello scudetto: “È stato decisivo, ha dato sicurezza su tutti i piani. Ed è stato ancora una volta eccezionale nell’ultimo derby“.
Se sia il miglior portiere della Serie A: “È troppo presto, attendiamo almeno che passi il Mondiale, poi si vedrà“.
Sull’eredità di Donnarumma: “È arrivato in un contesto particolare, ma ha gestito questa situazione sul campo, non con le parole. Il Milan non ha perso nulla da questo cambio, questo è certo, ma il PSG ci ha guadagnato ingaggiando un portiere ancora più giovane“.