Milan-Sassuolo, in programma sabato, potrebbe essere l’ultima spiaggia per Stefano Pioli. La scarsa continuità nei risultati, i continui infortuni, e soprattutto la perdita della leadership all’interno dello spogliatoio, hanno fatto entrare la squadra in un loop negativo che si ripropone troppo spesso. La squadra non reagisce agli stimoli, non trova la carica nelle difficoltà, e sembra piatta nei momenti delicati della partita. Per questo, in molti, ritengono che la conferma di Pioli questa estate sia stato un errore. La dirigenza, dopo l’addio di Maldini, non ha avuto il coraggio di compiere questo passo, anzi, ha dato in mano a Pioli l’area tecnica, con la scelta dei giocatori. In realtà, il mercato estivo è l’ultimo dei problemi, visto che, al momento, quasi tutti gli acquisti estivi stanno rendendo bene.
Vedi il Sassuolo… e poi? Pro e contro di un cambio in corsa
Se dovesse fallire il match di sabato, Ibrahimovic, nonostante l’ottimo rapporto con il mister, difficilmente confermerà Pioli. La squadra ha bisogno di una scossa importante, ed il legame tra l’allenatore e i giocatori è sempre più grigio. Ma cambiare ora, avrebbe senso? La fortuna di Pioli, probabilmente, è l’assenza di una valida alternativa: tutti i top allenatori sono già sotto contratto, tranne conte, che però difficilmente accetterebbe un progetto a metà stagione. Ecco che, l’unico nome sullo sfondo resta Abate, che però sta svolgendo un ottimo lavoro con la Primavera, e vedrebbe i suoi risultati svanire in un attimo.
All’orizzonte è già scritto l’addio di Pioli. La situazione appare chiara, a giugno, in ogni caso, di cambierà allenatore. Allora servirà investire in un mister che abbia capacità ben definite: conoscenza del campionato, gestione dei calciatori, un gioco propositivo, e soprattutto la leadership nello spogliatoio. L’allenatore di caratura come Conte, Ancelotti, oppure di sicura futuribilità come Thiago Motta, dovranno essere l’obiettivo della società. Iniziare a muoversi già da ora, per anticipare la concorrenza è l’obbligo dei dirigenti. La rosa è stata costruita secondo criteri ben definiti, seguendo un progetto chiaro che dura da anni. Ma solo un grande allenatore puo’ sfruttare appieno le caratteristiche di ogni calciatore.
La cosa più importante di avere un allenatore importante, è che anche la stampa reputa – di conseguenza – il club tra i favoriti per la vittoria finale di un qualunque torneo, l’immagine del club cambierebbe e cio’ comporta una maggiore carica, maggiore attenzione, ma anche maggiori aspettative per la squadra. I calciatori del Milan, come Leao, Maignan, Theo Hernandez, Tomori, tra tutti, non giocano per il quarto posto, ma competono per arrivare primi. E solo un grande condottiero, con le redini della squadra in mano, puo’ portare al raggiungimento dell’obiettivo.