Alla fine, il Milan ha dovuto fare dietrofront. L’edizione questa mattina in edicola de La Gazzetta dello Sport spiega i motivi che avrebbero indotto il club rossonero a rinunciare al progetto Superlega, di cui era uno dei dodici fondatori. Secondo la Rosea, si è trattato ovviamente di una rinuncia fatta a malincuore, perché la società rossonera continua a sostenere l’assoluta necessità di una riforma del calcio, modificando l’attuale format delle competizioni europee.
I rossoneri, però, hanno ritenuto necessario sfilarsi da una battaglia legale che si prospetta lunga e difficile, sebbene in via Aldo Rossi non siano piaciute le “minacce” di sanzioni da parte della UEFA, e dunque resta pronto a valutare qualsiasi evoluzione nel prossimo futuro.
