HomePrimo PianoTonali il periodo di adattamento è finito, ora il salto di qualità

Tonali il periodo di adattamento è finito, ora il salto di qualità

Sandro Tonali è stato sicuramente il fiore all’occhiello del mercato estivo del Milan. La cifra per il suo acquisto ha inevitabilmente addossato molta pressione sulle spalle del giovane centrocampista. Le sue prestazioni sono messe sotto la lente d’ingrandimento e la critica ha un occhio di riguardo maggiore nei suoi confronti. Inoltre il ragazzo per sua stessa ammissione sente il peso della maglia che indossa, complice il suo tifo per il Milan. Chiusa questa prima parte di stagione si può già fare un primo bilancio della sua stagione in rossonero, soprattutto per quello che riguarda l’ultima parte dove ha avuto la possibilità di giocare titolare con continuità.

Buone prestazioni

Guadagnarsi una maglia da titolare nel centrocampo del Milan non è facile. Far sedere in panchina due pilastri come Kessiè e Bennacer è un compito arduo. Infatti Tonali nella prima parte di stagione complice il COVID e la mancanza di condizione fisica ha fatto fatica a ritagliarsi dello spazio. Con l’andare delle partite, una ogni 3 giorni, e l’infortunio di Bennacer ha dato a Sandro l’opportunità di scendere in campo da titolare. Nel complesso tutte buone prestazioni ma non memorabili. Prendendo in esame le ultime 3 partite da lui giocate Genoa, Sassuolo e Lazio si nota sempre come il numero 8 abbia bisogno di diversi minuti per “carburare”, come se i primi 20 minuti fossero di riscaldamento. Spesso è capitato infatti che nei primi minuti perdesse palloni in fase di impostazione dal basso o che si facesse anticipare. Bisogna sempre ricordare che si parla di un ragazzo del 2000 che arriva da una realtà come Brescia in cui lui era il faro del centrocampo e non giocava in coppia con un altro centrocampista. Il Brescia da neo promossa aveva anche un gioco ben diverso, basato su difesa e contropiede, e non quello di palleggio e verticalità del Milan di Pioli. Le ultime 3 partite hanno comunque mostrato un Tonali in crescita, sia nella personalità che nella qualità. L’ultima partita con la Lazio Sandro l’ha giocata stringendo i denti, segno di grande attaccamento alla maglia e alla causa rossonera.

Serve il salto di qualità

Analizzato il momento di crescita, ora bisogna soffermarci su che cosa manchi a Tonali a per fare quel salto di qualità che tutti si aspettano da lui. Innanzitutto il primo passo deve essere quello di doversi guadagnare la maglia da titolare non per gli infortuni degli altri ma per le sue prestazioni. Prestazioni che devono migliorare su alcuni aspetti fondamentali che possiamo analizzare anche attraverso i numeri. In 11 partite giocate Tonali ha completato 327 passaggi di cui 299 corti. Questi passaggi però sono molte volte appoggi all’indietro o passaggi semplici in orizzontale, da lui ci si aspetta che giochi più palloni in verticale prendendosi dei rischi. Di questi 327 passaggi solo 28 sono stati lunghi, vero è che Pioli predilige il gioco palla a terra, ma i cambi di campo per l’uno contro uno sugli esterni è una cosa che il Milan cerca. Sandro ha un ottimo piede anche in questo fondamentale e deve dimostrarlo. Proprio perchè dotato di un buon piede ci aspetta che sia anche più pericoloso in zona gol. Fin ora Tonali è andato alla conclusione appena 3 volte e solo 1 volta ha centrato lo specchio della porta. Dato a dir poco striminzito e che va assolutamente migliorato. Alla voce assist la casella recita ancora 0, altro dato eloquente che sottolinea come debba migliorare. Con l’anno nuovo e la seconda parte di stagione tutti i tifosi rossoneri sperano che Tonali possa finalmente mostrare tutte le sue qualità.

Milan: Sandro Tonali - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Milan: Sandro Tonali – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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