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Il mercato estivo consegna un nuovo titolare: non è De Ketelaere, ma Thiaw. Sorpresa, ma non troppo

Se c’era un reparto considerato sistemato nei titolari all’inizio dell’estate del Milan era quello difensivo, perlomeno nella zona centrale. Le prestazioni entusiasmanti di Kalulu e Tomori nel finale di stagione avevano lasciato presagire un loro lungo dominio, con buona pace di Kjaer (di ritorno dal lungo infortunio) e del nuovo arrivato Thiaw.

Quest’ultimo, acquistato dal club rossonero negli ultimi giorni di mercato, sembrava la nuova leva da aggiungere alle rotazioni, con caratteristiche fisiche differenti dai compagni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il classe 2001 tedesco, pagato 5 milioni più 2 di bonus, è oggi il titolare indiscusso della difesa, come confermato dalle parole di Pioli prima del match contro la Sampdoria, quando ha citato il suo numero 28 come colui che stava molto bene. Una gradita sorpresa di un mercato estivo che al momento lo vede come unica nota lieta, in attesa di una valutazione definitiva su De Ketelaere nella prossima annata.

LA CRESCITA DIFENSIVA E GLI ERRORI

I primi segnali, va detto, si erano intravisti a Verona a metà del mese di ottobre quando subentrò negli ultimi minuti e si rese protagonisti di ben due salvataggi miracolosi. In quel momento Pioli ha capito di poter avere a disposizione un elemento più pronto di quello che pensava ed è iniziato l’inserimento graduale, culminato nel mese di febbraio 2023. In un derby giocato in maniera difficilmente accettabile, una nota positiva era rappresentata, di nuovo, dallo spezzone di gara giocato dall’ex Schalke 04. Da quel momento 14 partite da titolare, impreziosite dai gettoni contro Tottenham all’andata e al ritorno e da quello nel derby di ritorno in semifinale di Champions League.

I miglioramenti fatti dal ragazzo sono sotto gli occhi di tutti, così come le sue qualità in fase difensiva: aggressivo, tempismo ottimo negli interventi e una discreta velocità, oltre che la struttura fisica imponente che lo aiuta nei duelli aerei (tema su cui torneremo quando parleremo della fase offensiva). Dove può crescere ancora? Certamente in alcune letture a difesa schierata, così come nei cali di concentrazione (come contro la Salernitana) che talvolta capitavano anche ai tempi della sua esperienza precedente. Un altro aspetto da curare è quello delle ammonizioni: spesso riceve cartellini gialli per interventi fallosi in una zona innocua di campo per troppa veemenza. Diciamo però che vista l’età, il suo primo anno in rossonero sotto questo punto di vista è da promuovere.

I PIEDI (E LA TESTA) BUONI

Com’è anche da promuovere la sua qualità in fase di impostazione. Uno dei temi dibattuti era quello della costruzione dal basso con giocatore come Kalulu e Tomori (meno con Kjaer, da sempre giocatore con piedi buoni): Thiaw fornisce quel qualcosa in più che serve a Pioli nella prima costruzione. Le sue verticalizzazioni sono quasi sempre precise sia nei tempi che nei modi (per Diaz, ad esempio), ma lo sono anche i lanci a cambiare il fronte di gioco. È una sicurezza in più, oltre che un’arma importante nell’idea di Pioli di dominio del gioco.

L’altra caratteristica peculiare è quella della pericolosità sulle palle inattive. Se guardiamo le statistiche, notiamo il numero 0 vicino alla dicitura “gol”, ma chi segue le gare del Milan si ricorda bene quante opportunità ha avuto il numero 28 tedesco in questa stagione, spesso negate da super parate dei portieri avversari (non ultima quella di Ravaglia poco prima del gol del 2-1 di Giroud in Milan-Sampdoria). Per una squadra che ha sempre avuto difficoltà in questi anni ad essere pericolosa in questo fondamentale, è un upgrade significativo.

KJAER, TOMORI, KALULU: ORA TOCCA A VOI

La vera domanda in vista della prossima stagione è una sola: chi lo affiancherà nell’undici tipo schierato da Stefano Pioli? In questo momento la coppia titolare sembra essere Thiaw-Tomori, anche perché sia Kjaer che Kalulu sono stati abituati a giocare sul centro-destra.

Da tenere in considerazione sono due situazioni. La prima riguarda l’eventuale adattamento proprio dell’ex Schalke sul centro-sinistra che fornirebbe a Pioli una nuova possibile soluzione nel caso di affiancamento al danese ex Atalanta. La seconda riguarda la crescita del francese classe 2000 che in quest’annata ha vissuto diversi up and down che non lo hanno di certo favorito per le gerarchie. La coppia Kalulu-Thiaw stuzzica vista la giovane età di entrambi, ma al contempo non è da escludere una riproposizione di una difesa a 3 come quella vista, ad esempio, in occasione delle due sfide contro il Tottenham. Ciò che è certo è che Pioli ha quattro centrali difensivi pronti. Imbarazzo della scelta.

Inter-Milan: Malick Thiaw, Matteo Darmian, Edin Dzeko (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Inter-Milan: Malick Thiaw, Matteo Darmian, Edin Dzeko (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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