Non era così che il Milan l’aveva pensata, o meglio, era così almeno per metà. Già, perché il Diavolo il suo dovere lo ha anche fatto: doveva vincere, senza se e senza ma. Il problema era in Germania, dove il Borussia Dortmund si è accontentato dell’1-1 contro il Psg, e ha condannato i rossoneri di Stefano Pioli.
Come analizza la Gazzetta dello Sport, è una partita che si può dividere a metà, tra sofferenza e goduria. I primi 45 minuti sono infernali per il Diavolo, soffre molto a centrocampo, dove Tijjani perde poi la palla che farà scaturire il gol del vantaggio bianconero. Il pressing dei padroni di casa è asfissiante sin dall’inizio, ma reggere 90 minuti a quei ritmi era impensabile e infatti arriva il calo, nella ripresa.
Minuto 59, scampagnata di Leao sulla fascia che mette il pallone in mezzo, qualche rimpallo, Giroud se la trova nei piedi, la serve a Pulisic, gol. 1-1 e da li cambia tutto. Un altro Milan dopo il gol, ma anche un altro Newcastle: non più lucido, ma molto stanco. Eppure crea ancora qualcosa, prova a sparare le ultime cartucce: prima con Isak che spara alto, e poi Bruno Guimaraes che si vede parare e spedire sulla traversa la mina tirata.
Poi i cambi, Pioli li azzecca tutti: dentro Jovic, Okafor e Chukwueze. Un minuto dopo l’ingresso dello svizzero e del nigeriano parte il contropiede guidato da Jovic, che serve Okafor, che a sua volta… gol! Trovato Chukwueze largo a destra che fa partire un missile che si insacca alla destra del portiere, e secondo gol consecutivo in Champions League per il nigeriano.
Fischio finale, si attende, ma il silenzio non è mai un buon segnale. A Dortmund non è successo il miracolo, e riaffiorano tutti i rimpianti dei punti persi dal Milan. Però meglio non dire che il Milan è uscito dalla Champions, meglio dire che è entrato in Europa League.