Il sindaco di San Donato Milanese Francesco Squeri ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Sportiva per commentare il progetto del nuovo stadio del Milan, ma anche per rispondere alle parole del sindaco di Milano Giuseppe Sala.
“Immaginate quante centinaia di migliaia di persone al giorno, dall’autostrada o in treno, vedono lo stadio del Milan. Dal punto di vista dell’immagine è un’area ideale. Si sono rivolti allo studio Manica di Londra, il più importante al mondo: perché vogliono fare un impianto di portata mondiale“.
Squeri risponde a Sala: “Mi dispiace, vorrei far ascoltare un pezzo della mia conferenza stampa. Ho affermato che se fossi al posto del Sindaco Sala farei come lui. fa benissimo a fare quello che sta facendo. Ho solo detto che non voglio giudicare il lavoro degli altri, ma che, se posso fare una considerazione, e non un giudizio, ho detto testuali parole: il Comune di Milano ha tergiversato per 4-5 anni e poi le squadre hanno deciso di prendere un’altra strada. Se questa è una frase sgradevole… Tra le altre cose, 4-5 mesi fa il Sindaco Sala in un consiglio comunale molto acceso ha detto le stesse cose accusando dei consiglieri di non aver trovato soluzioni per le due squadre. Se questa è una frase sgradevole…“.
La nota del Comune di San Donato Milanese, a firma del sindaco Squeri, dopo le parole del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: “Ringrazio Attilio Fontana per il segnale positivo dato oggi sul percorso che abbiamo avviato formalmente con la delibera di mercoledì sera e che ci ha già visti e ci vedrà collaborare attivamente in particolare con Regione Lombardia e con tutti i protagonisti dell’Accordo di programma, tra i quali, per legge, anche la Città Metropolitana di Milano. A proposito della Città Metropolitana di Milano, questa mattina, ho letto un’interessante intervista a un esperto di pianificazione urbanistica che definisce il progetto dello stadio a San Donato una delle grandi vere dimostrazioni dell’identità comune della Città Metropolitana, perché l’opportunità e la responsabilità di questa opera è per tutto il territorio e non certo solo per il nostro Comune. E sono sicuro che, al netto di alcune affermazioni che leggo oggi, sia la Città di Milano che la Città Metropolitana saranno protagonisti di questo percorso verso il 2028 con il senso di responsabilità di essere ‘Città Metropolitana’ nell’interesse delle opportunità e della crescita per tutti i cittadini del territorio milanese“.